Lazio, Sarri a Sky: "Ho pagato qualche scontro di troppo, per qualcuno non era finita lì"

Altre anticipazioni sull'intervista di Maurizio Sarri che uscirà nel weekend ai microfoni di SkySport. Il tecnico della Lazio ha parlato della sua idea di calcio e della fine del suo primo corso nella Capitale. Di seguito le sue dichiarazioni: “Il mio è un calcio che punta molto su grandi livelli di organizzazione sulla squadra corta, compatta, che si muove con un unico pensiero. Noi alla fine dobbiamo avere un’idea di calcio, di organizzazione, ma anche essere a disposizione e di esaltare le qualità a disposizione che abbiamo”.
“Il mio percorso mi ha dato soddisfazione, anche in tutti questi anni mi sono anche divertito. E questo è impagabile penso. Gli anni a Napoli mi hanno dato più esaltazione dei trofei vinti. In Italia abbiamo questa esaltazione della vittoria, io non sono d’accordo. Ci sono squadre che fanno male, vincono una coppettina e dicono tutti che hanno fatto una buona stagione. Invece poi ci sono dei periodi in cui si ricordano solo squadre che non hanno vinto: se dico ‘Anni 70’, si pensa all’Olanda. E non ha vinto nulla”.
"Sono stato fermo un anno per tantissimi motivi e sinceramente nei primi sei o sette mesi del calcio non mi interessava niente, per problematiche mie personali che andavano molto oltre il calcio. Quando hai grandi livelli di personalità si può arrivare a qualche scontro di troppo, che per me finisce lì, ma da parte di qualcun’altro no. E quindi la paghi".
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