Lazio - Sassuolo, Bianco: "Sarri un maestro, ha bisogno di tempo. Acerbi? Dissi a Di Francesco..."

Alla vigilia di Lazio - Sassuolo, l'ex difensore neroverde Paolo Bianco, che con la squadra ha collezionato 99 presenze, ha analizzato l'incontro. Le sue dichiarazioni sono state riportate sul match program pubblicato sui canali social biancocelesti: "Si affrontano due squadre che giocano un calcio propositivo, grazie al lavoro di Sarri e Dionisi. Sono due allenatori che non speculano: il Napoli di Sarri è stata la squadra che ha giocato meglio in Italia. Maurizio è un maestro, ora sta cercando di riproporre quel tipo di calcio in biancoceleste ma ha bisogno di tempo. La carriera di Dionisi è andata in crescendo ed in questa stagione ha ereditato una squadra che giocava a memoria, aggiungendo Frattesi e Scamacca rispetto al nostro periodo con De Zerbi. Mi aspetto una bella partita, come è sempre stato tra Lazio e Sassuolo".
CAPITOLO DIFESA - "Su Acerbi non ho mai avuto dubbi: quando Di Francesco passò ad allenare la Roma, nel 2017, gli dissi subito di acquistarlo. Ace fa bene da anni, è un leader. Ferrari invece prima non lo conoscevo, allenandolo ho scoperto un calciatore con una leadership importante. Hanno entrambi una grande personalità, giocano a uomo a metà capo e non hanno mai paura di giocare la palla con i piedi. Eliminazione Italia? Non so se influenzerà, Immobile e Berardi erano in campo. Gli Azzurri hanno fatto la partita contro la Macedonia, purtroppo è mancato il gol. Il Sassolo comunque ha tre attaccanti in Nazionale, tutti molto forti. Il top player però per me rimane sempre Domenico".
ANEDDOTI - "La più bella in assoluto rimarrà l'1-4 con il Cagliari all'Olimpico, era il gennaio del 2009. Le partite contro la Lazio sono sempre state divertenti, anche per merito di allenatori, come Pioli, che pensavano a proporre calcio. Futuro? Ho da poco chiuso il mio rapporto professionale con De Zerbi, l'ho seguito a Sassuolo e Shaktar Donetsk. Già prima che scoppiasse la guerra in Ucraina, gli avevo comunicato la mia intenzione di allenare da solo per raggiungere i miei obiettivi: sono stati due anni bellissimi con lui, dove ho avuto modo di imparare molto".