Roma, i top e flop di Mourinho in vista del derby

Obiettivi di classifica comuni e stessa voglia di chiudere al meglio una stagione di cambiamenti. Roma e Lazio si preparano al secondo derby della Capitale di questo campionato. Domenica alle 18, Mourinho e Sarri si giocano una buona fetta di questo rush finale. La sensazione è che la stracittadina romana può spostare molto in questi ultimi mesi soprattutto al livello del morale. Vincere il big match significherebbe tanto per entrambe soprattutto per continuare la corsa in una più che mai affollata zona Europa. I biancocelesti sono in un ottimo stato di forma. È arrivata finalmente un po' di continuità e i risultati di una settimana completa di lavoro si vedono tutti. I giallorossi invece faticano ancora a imporsi sotto il piano del gioco e giovedì avranno anche il ritorno degli ottavi di Conference come il Vitesse. Come arriva la Roma al derby? Di seguito i migliori e i peggiori calciatori a disposizione di Mou negli ultimi mesi.
I TOP
ABRAHAM - È arrivato in estate raccogliendo la pesante eredità di Dzeko e la sua partenza non sta pesando. Il centravanti inglese si è preso praticamente da solo il peso dell'attacco giallorosso sulle spalle e sta trascinando la squadra a suon di gol e giocate. Due reti da tre punti contro Atalanta e Spezia nelle ultime settimane. Sono 20 le marcature stagionali dell'ex Chelsea nella Capitale. Troppo importante per questa squadra che qualcuno già definisce Abraham-dipendente.
MKHITARYAN - Sta mancando un po' nei numeri ma la sua importanza nell'economia del gioco di Mourinho è indiscutibile. Da quando la Roma è passata alla difesa a tre, il fantasista armeno è tornato a dare il meglio di sé diventando un elemento chiave per legare centrocampo e attacco. Le trame offensive per innescare i due attaccanti passano per i suoi piedi e per le sue idee. La sua assenza a Udine si è sentita eccome. Gli manca ancora qualcosa sotto porta, 3 gol e 7 assist sono pochi per uno come lui.
RUI PATRICIO - Una garanzia. Dopo un anno difficile con Pau Lopez e Mirante, la Roma ha trovato finalmente un portiere di tutta affidabilità. Il portoghese, arrivato in estate dal Wolverhampton, non ha saltato un minuto in stagione e in più di un'occasione ha salvato la Roma da imbarcate o passivi peggiori. Alla sua prima esperienza in Italia, Rui Patricio sta dimostrando tutto il suo valore.
I FLOP
SERGIO OLIVEIRA - Con due gol nelle prime tre partite aveva illuso tutti. In realtà l'impatto di Sergio Oliveira con la maglia della Roma è stato tutt'altro che positivo. Arrivato a gennaio dal Porto, il numero 27 non è riuscito a imporsi a centrocampo nonostante la piena fiducia di Mourinho. Ancora troppo timido nelle giocate e quasi mai decisivo negli ultimi 30 metri. La sua presenza da titolare al derby non è così scontata, anzi.
ZANIOLO - C'è chi a inizio anno parlava della stagione della definitiva consacrazione per l'attaccante classe 1999. In realtà, sin qui, il campionato di Nicolò Zaniolo non è stato di certo all'altezza. I quattro gol in ben 32 partite stagionali la dicono lunga. Sembra non essere ancora pronto per il salto di qualità che i tifosi giallorossi gli chiedono ormai da diverso tempo. Stagione deludente per un calciatore che fa parlare ancora troppo di sé fuori dal campo e troppo poco nel rettangolo verde di gioco.
MAITLAND-NILES - Quando a gennaio ha salutato l'Arsenal per firmare con la Roma, tutti pensavano che la società giallorossa avesse risolto i problemi sulla corsia mancina. Proprio come Sergio Oliveira, l'esterno inglese non è riuscito a imporsi e a prendersi il posto da titolare. Sin qui Mourinho gli ha praticamente sempre preferito il classe 2002 Zalewski, adattato nel ruolo di quarto di centrocampo. Contro la Lazio dovrebbe toccare ancora al giovane polacco, con Maitland-Niles ancora relegato in panchina.