Serie A, riapertura stadi: Vezzali mediatrice tra le richieste dei club e il Governo

RASSEGNA STAMPA - In vista della ripresa del campionato di Serie A i club stanno spingendo per una riapertura totale degli stadi, mossi da un’esigenza economica. A fare resistenza a questa richiesta c’è il Governo ma soprattutto il Cts, che ritiene la riapertura totale un rischio per il continuo propagarsi dei contagi. Valentina Vezzali, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo sport, sta facendo da mediatrice tra le richieste delle due parti. Così come riporta la consueta rassegna stampa di Radiosei, ieri pomeriggio l’ex campionessa ha avviato i contatti con il Cts per discutere di alcuni punti, primo fra tutti il distanziamento che determina la capienza degli impianti. Questo è inteso dagli esperti in senso circolare, quindi sia in orizzontale sia in verticale, la capienza dunque sarebbe del 25% così come è stato stabilito per Euro2020. La richiesta è quella di rendere il distanziamento valido solo orizzontalmente, un posto occupato e due vuoti in modo da favorire l’ingresso di più spettatori. I club sarebbero disposti ad abbassare le loro pretese se si raggiungesse l’ok almeno per il 50% della capienza. Stamattina è previsto un altro vertice tra Valentina Vezzali e i presidenti delle altre federazioni, la questione non riguarda infatti solo la Serie A ma anche altri sport. Qualora non si dovesse raggiungere un accordo e quindi la capienza degli stadi dovesse rimanere al di sotto del 50%, il Governo ha già pronto un piano di indennizzo che compensi il mondo del calcio con le varie agevolazioni richieste dai club. Le linee guida definitive saranno poi pubblicate sul sito www.sport.governo.it, sperando che avvenga il prima possibile in modo da poter consentire già la vendita dei biglietti per le partite.
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