Gravina: "La Serie A va conclusa, anche senza giocare al nord"

Il contagio da coronavirus rallenta, ma a piccoli(ssimi) passi. E il calcio non vuole più aspettare. Negli ultimi giorni gran parte dei vertici del mondo del pallone nostrano sembrano aver fatto dietrofront, sposando la linea della Serie A che "va finita a tutti i costi". Il presidente della Figc, Gravina, ha ribadito il concetto ai microfoni de la Repubblica: "È possibile un campionato senza gare al nord. Quando il Paese tornerà a vivere e ci saranno le condizioni, tornerà anche il calcio. La Serie A va conclusa, c'è tempo. Ho massimo rispetto per la scienza, ma non possiamo mollare. Lavoriamo sulle modalità, non sulle tempistiche. Giocare a Bergamo sarà difficile. Stesso discorso per Milano, Brescia o Cremona. Un campionato giocato sotto la linea del Rubicone, senza gare al nord, è un'eventualità da prendere in considerazione. Non ripartire darebbe il via a un lungo contenzioso. Ho già le diffide di alcune società, e chi propone di non ripartire non dà idee su come risolvere questo problema. La FIFA ha già indicato la via. Se ci facessero partire a inizio giugno allora potremmo terminare a fine luglio. Altrimenti, se ripartiremo a settembre, possiamo chiudere a novembre e poi tornare in campo a gennaio. Cambio di formula? Consideriamo tutte le ipotesi, ma bisogna coordinarsi con le altre federazioni. In alternativa, dovremmo chiudere la prossima stagione prima dell'Europeo, giocando il campionato in 5 mesi. Ci sono diverse ipotesi, con più gironi e playoff per esempio".
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Pubblicato il 15-04 alle 09.15