Lazio, anima corsara: lampo di Dia, Empoli affondato e quarto posto

04.05.2025 14:32 di  Redazione1 Lalaziosiamonoi   vedi letture
Lazio, anima corsara: lampo di Dia, Empoli affondato e quarto posto

La Lazio batte l’Empoli, terza vittoria consecutiva in trasferta, undicesima lontano dall’Olimpico, dove evidentemente la squadra di Baroni offre il meglio di sé. Almeno a livello di risultati, perché la prestazione offerta al Castellani non è certo scintillante. Apre subito Dia, nono gol in campionato per lui, poi poco altro, anche quando l’Empoli rimane in dieci sul finire di primo tempo. Nella ripresa, rimane in dieci pure la Lazio e paradossalmente i biancocelesti controllano meglio la partita e creano più chance dopo il rosso a Hysaj. La Lazio comunque vince, sale a quota 63 in classifica e si issa al quarto posto, in attesa degli scontro diretti tra Bologna e Juventus e Roma e Fiorentina.

PRIMO TEMPO - Baroni ripropone Marusic alto nel 4-2-3-1, così com’era accaduto a Genova, stavolta a fare il terzino di destra c’è Hysaj. Dia e non Pedro a supporto di Castellanos, accanto a Romagnoli c’è Gigot, con Gila inizialmente in panchina. Mosse azzeccate perché dopo 50’’ Castellanos apre e imbecca benissimo Hysaj che crossa da destra e trova Dia che scivola alle spalle di Viti, stoppa di petto e insacca col piatto destro alle spalle di Vasquez. Un gol nel primo minuto di gara che alla Lazio mancava dalla stagione 97/98, allora il timbro immediato fu di Jugovic contro la Samp. L’Empoli si fa vedere poco prima del quarto d’ora, destro dai venti metri di Marianucci che però Mandas disinnesca senza troppe difficoltà. Nei primi quindici di gara, comunque, tanta imprecisione da entrambe le parti e impreciso è anche il destro del Taty che prova a sorprendere Vasquez dai 25 metri, andando però lontano dai pali. La gara scorre via su ritmi non particolarmente alti, le occasioni latitano, Mandas è puntuale su un paio di uscite alte, mentre la Lazio si limita a gestire, senza affondare, controllando le folate - pur limitate - degli avversari. Episodio chiave al 40’, perché Colombo interviene in modo scomposto su Gigot e si prende il secondo giallo dall’arbitro suo omonimo, lasciando l’Empoli in dieci. Decisione contestata dalla panchina empolese e dal giocatore di D’Aversa, ma che tutto sommato può starci quella del fischietto comasco. L’espulsione di Colombo incentiva la Lazio ad attaccare e i biancocelesti sfiorano il raddoppio con Guendouzi, ma Vasquez è fenomenale nella risposta. L’Empoli è comunque attivo e Mandas è bravissimo a smanacciare un cross di Cacace sul quale si stava avventando Gyasi.

SECONDO TEMPO - Baroni cambia subito al rientro dagli spogliatoi, dentro Isaksen e fuori Marusic. Un cambio volto a dare maggior impulso offensivo alla manovra della Lazio, dopo un primo tempo avaro di occasioni e ravvivato solo dal gol all’inizio e dall’occasione di Guendouzi nel finale. Ma la Lazio, nonostante il vantaggio, fatica a prendere possesso della gara. Premono i toscani e troverebbero il pareggio con Viti da sviluppo di palla inattiva, ma il difensore azzurro viene colto in offside dal Var e l’1-1 dei padroni di casa è cancellato. Si salva la Lazio, non si salva Pellegrini dal cartellino giallo per un fallo su Sambia (entrato al posto di Goglichidze), costretto all’intervento dopo un intervento a vuoto di Rovella, non bene il mediano di Baroni, così come era accaduto contro il Parma. Il tecnico sgancia allora Vecino, ma non per Rovella (sotto diffida), bensì per Dia. Baroni deve fare i conti con l’ammonizione di entrambi i terzini, dopo Pellegrini, giallo anche per Hysaj. Ottima chance potenziale per la Lazio, imbucata di Rovella per Zaccagni che scappa a Marianucci, ma sbaglia il primo controllo e vanifica sia la possibilità di tirare che di servire Castellanos al centro. Baroni toglie Pellegrini (fischiatissimo dal Castellani) e Zaccagni, dentro Pedro e Gila che va a fare il terzino destro, con Hysaj a sinistra. Pedrito si rende subito pericoloso, sfrutta un assist di Isaksen, il velo di Vecino e di destro sfiora il palo e il raddoppio. Non raddoppiare, però, è la colpa grave della Lazio, perché l’Empoli resta in partita e Hysaj commette una follia clamorosa, trattiene Sambia e si fa ammonire per la seconda volta. Baroni corre ai ripari, fuori Rovella e dentro Provstgaard che va a fare il terzino a sinistra, ma il danese è subito protagonista sfortunato perché in un contrasto con l’onnipresente Sambia, si apre il sopracciglio perdendo tanto sangue. Ma Colombo, fin qui bravo a tenere la partita, si perde un rigore piuttosto netto per fallo di Marianucci su Pedro, intervento del difensore empolese sul piede sinistro dello spagnolo pronto a calciare a rete a due passi da Vasquez, ma per arbitro e Var non c’è niente. Chance colossale per la Lazio a 30’’ dal termine, ma Isaksen si divora il raddoppio a tu per tu con Vasquez. Poco male, perché non succede altro e la Lazio vince ancora in trasferta, piazzandosi temporaneamente al quarto posto in classifica.

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