Lazio, Pedro da record: con Sarri ritorna alle origini

RASSEGNA STAMPA - Pedro è un’eccezione vivente, un fenomeno che sfida le leggi del tempo. A 38 anni, ha chiuso la scorsa stagione da capocannoniere della Lazio, a pari merito con Castellanos ma con mille minuti in meno. Nove dei suoi 14 gol (10 in campionato) sono arrivati da subentrato, con una media realizzativa da record: una rete ogni 153 minuti. Eppure, Sarri oggi si interroga: potrà ancora ripetersi?

Il tempo corre, ma Pedro vuole ancora un ultimo giro di giostra. Vuole vivere un'altra stagione da eterno ragazzo prima di appendere le scarpette al chiodo e intraprendere la carriera da tecnico. L’obiettivo? Regalarsi un trofeo con la maglia della Lazio, magari stringendo un patto simbolico con Sarri per la Coppa Italia. A Napoli lo hanno già eletto a semi-divinità, dopo la doppietta che regalò agli azzurri lo scudetto virtuale nello scontro diretto con l’Inter. A Roma, invece, è Baroni che l’ha rimesso al centro del progetto e ora tocca a Sarri custodirne il fragile ma potentissimo equilibrio.

Con il ritorno al 4-3-3, Pedro tornerà alle origini: sarà jolly offensivo su entrambe le fasce, vice Isaksen a destra, prima alternativa a Zaccagni a sinistra. Niente trequarti per lui: Sarri non è intenzionato a virare sul 4-2-3-1.Con la Coppa d’Africa alle porte e l’assenza sicura di Dele-Bashiru e Dia per un mese, Pedro sarà l’uomo per tutte le soluzioni. Esperienza, tecnica, ambizione: il suo segreto è tutto lì. E finché ci sarà voglia di vincere, Pedro continuerà a sfidare l’orologio. E il tempo, per ora, continua a perderci.