Lazio, caccia al germe: tra i soliti sospetti e i tanti dubbi

18.09.2022 07:27 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Lazio, caccia al germe: tra i soliti sospetti e i tanti dubbi

"Questi crolli emotivi improvvisi sono simili a quelli degli anni scorsi. Difficile da capire le motivazioni: perché se la motivazione sono io, devo fare un passo indietro, se è colpa di un giocatore va venduto istantaneamente. Qualcuno che all'interno di questo gruppo insinua questo germe c'è per forza". Le parole di Maurizio Sarri sono risuonate forti da Herning. Dichiarazioni di pancia dopo una debacle che una società come la Lazio non può e non deve permettersi. Un blackout in piena regola simile a quelli della passata stagione. Un capitolo che sembrava chiuso per sempre e che invece è tornato prepotente a scuotere l'ambiente. Inevitabile è partita la caccia. Chi è il germe? Il pensiero è corso subito a Luis Alberto. Lo spagnolo da un anno e mezzo ha alti e bassi con il tecnico che continua a dargli fiducia a intermittenza in nome dell'equilibrio. Un rapporto di amore e odio che comunque ha trovato una quadra in questo avvio di stagione con lo spagnolo spesso decisivo e tra i più propositivi. Difficile pensare che sia lui e la sensazione è che, come ribadito dall'andaluso dopo la vittoria sul Feyenoord, il numero dieci sia diventato il capro espiatorio dopo ogni sconfitta. Il mister ha parlato di sè e di un giocatore, ma potrebbe aver estremizzato e sintetizzato male un concetto. Potrebbe spiegarsi meglio prima o dopo la gara con la Cremonese. Possibile anche che l'allenatore si riferisca a qualcosa nell'ambiente e a un malessere (diventato quasi una cattiva abitudine) che ogni tanto riemerge di colpo e senza avvisaglie. Una cosa è certa, bisogna liberarsene il prima possibile e chiudere definitivamente questo brutto capitolo. 

Pubblicato il 17/09