PAGELLE Lazio - Monza: LuKaput mundi! Pedro attivo, Basic incide

PROVEDEL 6: Totalmente inoperoso. L’unico tiro tra i pali è quello cancellato dal Var, per il resto è chiamato solo a impostare. E neanche quanto il solito.
LAZZARI 6: Nel grigiore della prima mezz’ora è uno dei più attivi. Due-tre scatti per sorprendere il Monza, finiscono per sorprendere i suoi muscoli. Salterà la Juve.
Dal 27’ MARUSIC 6: Entra a freddo, appena Lazzari si accascia. A sorpresa era rimasto fuori dai titolari, si ritrova in campo che non si è arrivati nemmeno all’intervallo. Garantisce copertura.
CASALE 6,5: Una mezza pennica (pure trequarti) su Petagna, lesto a deviare di tacco il pallone di Colpani. Lo salva il Var, da lì in poi si salva da solo con il senso della posizione e la concentrazione dimostrata nell’ultimo periodo.
ROMAGNOLI 6.5: Una buonissima chiusura nel primo tempo, senza il suo intervento si rischiava un Petagna-bis. Guida il reparto con sicurezza, mai un segnale di tentennamento. Carisma da vendere.
HYSAJ 6: Tocca tanti palloni, a volte esagera pure nel ritardare lo scarico al compagno più vicino. Comunque bello tosto.
MILINKOVIC 6: Tornava dalla squalifica e dalle mille polemiche. Non brilla particolarmente, partita al di sotto dei suoi standard. Sarà che ha abituato tutti bene, però da uno del genere si pretende molto di più. Meglio nell'ultima porzione di match.
MARCOS ANTONIO 5,5: Ritmi troppo bassi per sorprendere il Monza, i compagni intorno non gli danno una mano coi movimenti, spesso però ci mette anche del suo.
Dal 61’ CATALDI 6,5: Entra e si vede la differenza. Come quando hai il telecomando in mano e aumenti la velocità a 2x.
VECINO 6: Si infila in area come un attaccante, ultimamente la mira purtroppo è da difensore. Non era semplice, non è un gol mangiato come contro la Salernitana. Il pallone sibila l’incrocio, sembrava destinato a migliore sorte.
Dal 61’ BASIC 6,5: Mezzora per incidere e ci riesce eccome. Finalmente uno spunto in un’azione decisiva: uno-due con Felipe, cross teso che trova Pedro e poi il tap-in dell’1-0. Iniziativa lodevole, spezza il match in favore della Lazio.
CANCELLIERI 5,5: Prova opaca. La prestazione collettiva della squadra non lo aiuta, lui non fa niente per emergere in un primo tempo appannato. Viene sostituito all’intervallo per l’altro baby.
Dal 46’ ROMERO 7,5: Sfila davanti a Carlos Augusto, deve buttarla dentro a tutti i costi: ha la schiuma alla bocca e il mancino fumante. Si avventa come un falco sulla respinta di Di Gregorio, alza la palla per non farsela respingere, soprattutto alza tutti i tifosi dai seggiolini per una rete che vale il secondo posto in classifica. Un sogno a occhi aperti di nome Luka.
FELIPE ANDERSON 6,5: Non segna, però si muove alla grande ed è una fonte di idee e assist. Serve Vecino con un tunnel sull’avversario, si sposta sulla fascia una volta entrato Immobile, è diventato un leader tecnico.
PEDRO 6,5: Senza Zaccagni e senza Immobile, era obbligato all’iperattività, alle finte e controfinte sulla sinistra. Contribuisce in modo determinante al gol che sblocca la gara: la girata con il mancino è fulminea e complicatissima. Si coordina in un amen: nel nome del Pedro, del Figlio e dello Spirito Santo.
Dall’86’ IMMOBILE sv
ALL. SARRI 6,5: Contava solo vincere e ci riesce. Agganciato il Milan subito dietro il Napoli, era una partita che presentava un’occasione ghiotta e un centinaio di pericoli nascosti. La Lazio li schiva e scala i gradini in classifica.