Cancellieri, l'ex allenatore: "Il gioco di Sarri ideale per lui. Sul passato..."

Matteo Cancellieri è un nuovo giocatore della Lazio, il suo ex allenatore Piccareta racconta il ragazzo che ha conosciuto alla Roma...
01.07.2022 13:23 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Niccolò Di Leo - Lalaziosiamonoi.it
Cancellieri, l'ex allenatore: "Il gioco di Sarri ideale per lui. Sul passato..."

La Lazio ha chiuso il secondo colpo del suo mercato: Matteo Cancellieri. L'ala classe 2002 nella giornata di ieri è stato ufficializzato dalla società biancoceleste, la quale si assicura un ragazzo giovane e di grande prospettiva. Per far conoscere meglio il profilo dell'ex Hellas Verona è intervenuto, ai microfoni del Messaggero Fabrizio Piccareta, suo ex allenatore nell'U-18 della Roma:

RUOLO - "Lui è un esterno, ha sempre giocato lì. Può agire sia sulla destra che sulla sinistra, ma per come lo conosco io in un 4-3-3 il ruolo dove si esprime meglio è alto a destra. Questo perché il suo pezzo migliore è quando punta per rientrare sul mancino e calciare, ha un tiro forte e preciso. Caratterialmente vuole sentirsi protagonista, per questo cerca di mettersi in luce durante la gara. Per me il gioco di Sarri è ideale per esaltare le sue caratteristiche.

Se può fare il vice Immobile? Credo che un allenatore come Sarri sappia benissimo come adattare i calciatori in ruoli diversi. Mi viene in mente su tutti Mertens che con lui è esploso da falso nove. Matteo ha grande velocità e gamba come Immobile, ma non ha i movimenti del capitano biancoceleste. Giocando in un ruolo centrale può fare bene solo in ripartenza, ma quando è la Lazio a fare la partita per me è molto più pericoloso da esterno. Parliamo comunque di un classe 2002, con grandi margini di miglioramento e apprendimento"

L'ULTIMO ANNO TRA HELLAS E NAZIONALE - "Con Tudor ha faticato perché il Verona non giocava con esterni d’attacco. Lui per esprimersi al meglio deve avere un giocatore alle spalle che difende, non ha le caratteristiche ad esempio per giocare come quarto o quinto. Parliamo però di un giocatore che ha una prospettiva fantastica. L'esordio in Nazionale? Ho provato l'emozione di chi vede un ragazzo al quale si vuol bene, vivere un momento così importante che lo ripaga di tutto il lavoro fatto e dei momenti difficili vissuti".

UN ANEDDOTO - "Per farvi capire che talento ha, in quell’anno (2018/2019, ndr) dei 18 gol ben tre li segnò da centrocampo con una precisione impressionante. Questo lascia intendere quanto vede prima la giocata e quanto non ha paura di provarci".

SUL SUO PASSATO ALLA ROMA - "Non lo influenzerà. Matteo è un professionista e non penso nemmeno che i tifosi della Lazio lo metteranno in difficoltà".