Filippini, sudore e sogni: "Questo ritiro è importante per me, spero di rimanere!"

Primo ritiro con la prima squadra. L'estate 2014 entrerà di diritto nell'album dei ricordi di Lorenzo Filippini. Il giovane terzino della Primavera sta diventano grande, corre e suda agli ordini di mister Pioli. La Lazio ci crede molto, finora ha bloccato ogni discorso in uscita. Magari andrà un anno in prestito a maturare, magari il tecnico biancoceleste ci punterà come talento da far crescere in casa. Intanto Lorenzo vive tutto d'un fiato il ritiro, ne racconta le emozioni a Lazio Style Channel:

Com'è andato l’allenamento di stamattina?
È stata una seduta più blanda, nei giorni scorsi abbiamo forzato tanto.

Che sensazioni hai su questo ritiro?
Per me è importante esserci. Penso di essermi inserito bene, muovendomi anche da centrale. Spero di rimanere in questo gruppo.

Quand'eri più piccolo, hai cominciato da attaccante. Poi il passaggio in difesa...
Da bambino ero il classico numero dieci, mi piaceva partire da sinistra. Poi ho arretrato sempre di più, fino a diventare terzino. Dovendo scegliere, preferisco giocare da esterno, ho più possibilità di spingermi in avanti. Però gioco dove mi dicono, anche da centrale va bene. Poi mi trovo alla grande con Cana, una persona fantastica che ti aiuta molto.

Ieri Guerrieri ha rivelato che rosichi tanto quando giochi alla Play Station...
Perché ieri Guido aveva appena perso 5-2, quindi in realtà è lui che non sa più come battermi! (ride, ndr)

Che emozioni prova la tua famiglia nel vederti in prima squadra?
Quando un figlio raggiunge grandi risultati, l'entusiasmo è sempre alto. Nei prossimi giorni mi raggiungeranno i miei genitori, si godranno anche la tranquillità del posto.

Il tuo punto di riferimento è Paolo Maldini, vero?
Sì, un campione che ha interpretato i due ruoli di terzino e centrale alla perfezione.

Che impressioni hai su Pioli?
Si sta relazionando molto bene con il gruppo, sta portando idee nuove. Ora dobbiamo conoscerlo meglio, ma l’inserimento è stato ottimo.