Finalmente si intravede il sarrismo!

13.10.2021 15:30 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Finalmente si intravede il sarrismo!

Nonostante la brutta sconfitta contro il Bologna, la Lazio cercherà di rialzarsi immediatamente nel big match contro l'Inter. Servirà lo spirito visto nel derby. La Lazio dopo la bella vittoria contro la Roma si sta trasformando in una squadra a immagine e somiglianza di Sarri, alla ricerca di un nuovo modo di intendere il calcio, diverso dai dettami della gestione Inzaghi. Non solo ripartenze, questa squadra vuole dominare l'avversario.

Era ora verrebbe da dire: dopo la vittoria della Lazio contro la Roma, in occasione del derby più spettacolare degli ultimi anni, finalmente si intravede il sarrismo, quel credo calcistico professato dal tecnico toscano che di nome fa Maurizio e che se applicato alla lettera offre spettacolo. E di sicuro di spettacolo possiamo parlare, perché i biancocelesti hanno dominato per lunghi tratti della partita l’avversario giallorosso, che da un lato è apparso mai domo e dall’altro lato un po' troppo sterile in attacco nonostante la presenza del forte Abraham. Ma come è riuscita la Lazio a diventare la Lazio di Sarri? Puntando molto sulla fase offensiva, mettendo al centro del progetto di nuovo corso Luis Alberto e facendo diMilinković-Savić una sorta di trequartista aggiunto in grado di dispensare palloni interessanti per Immobile, Anderson e Pedro. Quest’ultimo con la maglia biancoceleste addosso sembra ringiovanito, calcisticamente parlando, poiché sempre nel vivo della manovra offensiva e sempre pericoloso quando ha la palla tra i piedi. E dire che alla Roma sembrava ormai essere un ex giocatore pronto ad appendere definitivamente gli scarpini al chiodo. Merito di Sarri e del sarrismo, capace di rivitalizzare qualsiasi attacco. Lo sa bene il Napoli targato Higuaín, re del goal con le sue 36 reti, e potrebbe saperlo presto anche la Lazio, che sta studiando per stupire non solo il suo allenatore ma anche tutti i tifosi che non vedono l’ora di andare allo stadio per godere delle gesta di Immobile e compagni.

Però c’è un però

Il sarrismo lo si sta intravedendo non solo nel bene ma anche nel male: contro la Roma i biancocelesti hanno sì mostrato un’ottima fluidità della manovra d’attacco, ma una volta persa palla non sono stati quasi mai in grado di compattarsi, lasciando di fatto sguarnito il centrocampo. Molto probabilmente questo è il prezzo che tutte le squadre allenate da Sarri prima o poi devono pagare, oppure semplicemente è un fatto isolato che potrebbe non ricapitare. Staremo a vedere. Sarà il calendario di Serie A a dirci la verità, soprattutto in occasione della gara prevista per metà ottobre contro l’Inter. Contro l’amatissimo ex Simone Inzaghi si vedrà a che punto è la nuova Lazio,se è già una creatura di Sarri oppure è ancora un cantiere aperto. La sfida sarà probante, inutile nasconderlo, ma indispensabile per capire se i biancocelesti sono pronti a recitare un ruolo di primissimo piano in Serie A come successe proprio quando in panchina sedeva l’ex amatissimo Simone Inzaghi.

Reina, una sicurezza

Sembra sempre sul punto di fare il secondo, poi succede che il titolare diventa lui: stiamo parlando di Reina, che dopo la papera di Strakosha in Europa League ha preso possesso dei pali della Lazio. La sicurezza che lo spagnolo sta offrendo in queste ultime settimane si sta riflettendo anche sull’atteggiamento dei biancocelesti, sempre propositivo e incentrato sulla ricerca del risultato. Non solo, il suo carisma si sta rivelando utilissimo per Sarri e per il sarrismo, che si alimenta solo quando di mezzo ci sono caratteri forti, genuinamente parlando si intende.