Incontro tra Lazio e bambini lituani, resp. progetto: "Onorato dell'accoglienza"

La Lazio prima dell'allenamento del pomeriggio ha incontrato un gruppo di bambini lituani. Il responsabile del progetto ne ha parlato a Lazio Style Channel
16.07.2019 17:15 di  Alessandro Vittori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Incontro tra Lazio e bambini lituani, resp. progetto: "Onorato dell'accoglienza"

L'allenamento della Lazio è stato anticipato da un siparietto fantastico. Un gruppo di bambini lituani hanno iniziato a palleggiare coi calciatori. Fanno parte del progetto “Hope for Football Italia Lituania”, e il direttore della NGO e responsabile del progetto Stefano Piciulin è intervenuto a Lazio Style Channel: "Sono un ex dipendente della comunicazione dell'Inter e mi occupo, tramite la NGO, dell'aiuto ai bambini orfani della Lituania. L'iniziativa ha per testimonial gli ex calciatori Stankevicius e Danilevicius".

IL CUORE DELLA LAZIO - "Sono ad Auronzo con alcuni ragazzi lituani, la maggior parte orfani, che hanno ricevuto una grande accoglienza, hanno sentito il senso di famiglia che a loro manca. Sono onorato dell'accoglienza della Lazio. L'iniziativa è supportata da AIC e la Federcalcio italiana a e lituana. Noi usiamo i valori del calcio per stare vicino a chi soffre". 

INCONTRO E DONI - "Il materiale che ci hanno regalato è prezioso, però il fatto di incontrare Adamonis li ha fatti contenti. Hanno conosciuto un giocatore che rappresenta il loro paese. La cosa più preziosa è stato il tempo che la squadra ci ha donato. Il materiale è molto apprezzato, ma di più la presenza umana. Sono convinto che i ragazzi torneranno a casa arricchiti, dopo aver provato belle emozioni. Questo è un momento magico dal punto di vista calcistico".

PROGETTO - "Questo progetto si chiama "Hope for football" e ritengo che i bambini siano una speranza per il calcio. Un'iniziativa come questa può dare maggiore luce al calcio, i ragazzi hanno bisogno di queste cose. Oggi ho scoperto il cuore del calcio"

MIHAJLOVIC - "Capisco Sinisa e sono vicino a lui, ho avuto la stessa malattia. Io ho avuto la leucemia negli anni '70, ho dei danni seguiti dalle cure ma continuo a lottare".

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