Lazio, Guendouzi e Rovella ritrovano Tudor: e che vendetta sia!

09.05.2025 17:00 di  Niccolò Di Leo   vedi letture
Lazio, Guendouzi e Rovella ritrovano Tudor: e che vendetta sia!
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Sembra di essere in un film, quando due storie che si intrecciano arrivano poi alla resa dei conti. Igor Tudor torna allo Stadio Olimpico di Roma, la sua ultima apparizione era stato nello scialbo pareggio contro il Sassuolo della scorsa stagione, che aveva portato alla qualificazione in Europa League della Lazio. Un traguardo non scontato, frutto di un ottimo cammino impostato dal tecnico croato, ma non sufficiente per convincere la società  a confermarlo sulla panchina biancoceleste. La frattura tra le parti era troppo grande per andare avanti insieme, le differenze progettuali quasi eclatanti, al punto che Tudor aveva chiesto alla dirigenza di cedere una buona parte dei calciatori presenti in rosa, molti dei quali arrivati solo l'estate prima. 

GUENDOUZI E ROVELLA - Alcuni nomi sono noti. D'altronde, lo stesso Tudor - spesso riservato su aspetti decisamente meno privati - non ha fatto nulla per nasconderli. La frattura con Matteo Guendouzi aveva radici decisamente più profonde nel tempo e che risalivano dalla prima loro avventura in Francia, con il Marsiglia, conclusasi con un'accesa discussione che ha portato strascichi nel tempo e ha reso impraticabile il rapporto. Poi ci sono le parole su Nicolò Rovella, troppo "piccolo fisicamente" per esplodere. Detto, fatto, E' bastato cambiare tecnico per vedere tutto il valore del centrocampista biancoceleste, già comunque mostrato durante la parentesi Maurizio Sarri, quando aveva scalzato Cataldi dal ruolo di titolare, prima che la pubalgia minasse il suo percorso. 

L'OCCASIONE PER VENDICARSI - C'erano anche loro nella lunga lista dei partenti. Quella presentata da Igor Tudor alla società. Quelli che oggi sono due pilastri della Lazio di Baroni, erano due nomi da allontanare da Formello nel progetto dell'attuale tecnico della Juve, a conferma di come nel calcio i particolari facciano la differenza. Quello che è buono per qualcuno, non lo è per un altro. Nonostante, talvolta, i giudizi restino comunque affrettati. Le qualità di Guendouzi, a dire il vero, si erano viste fin dal primo giorno con Tudor e ancor prima con Sarri. D'altronde, la vittoria nel recupero in quel Lazio-Juve con gol di Marusic nasce anche dal cross del centrocampista francese, già punti di riferimento di una Lazio che oggi lo vede come un suo grande protagonista e che non può fare a meno di lui. La partita di sabato sarà per quei due a centrocampo una sfida speciale. Il funesto Guendouzi e il piccolo Rovella avranno modo di far vedere a Tudor quanto siano fondamentali per questa Lazio, la stessa che lui immaginava senza di loro. 

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