Lazio, l'onorevole De Toma (Gruppo Misto): "Si cambia partito ma non la squadra"

Una situazione di profonda difficoltà quella che sta attraversando l'Italia. L'allarme Coronavirus si è diffuso e sta contagiando il Paese a tutti i livelli, calcio compreso. Ne ha parlato Massimiliano De Toma (Gruppo Misto), che ai microfoni di RadioSei ha dichiarato: “Queste due settimane potrebbero essere l’inizio di un percorso che proseguirà. L’apice potrebbe esserci intorno al 25 marzo: da deputato seguo tutti i giorni le decisioni che vengono prese dal Consiglio dei Ministri. Da oggi ad esempio c’è lo stop dei processi, una delle misure contenitive. Ci dobbiamo affidare alla parte scientifica, con il Governo che deve prendersi un ruolo di responsabilità, come sta facendo”.
CHIUSURA DEGLI STADI - “Io morirei per andare a vedere la mia Lazio, ma credo che in questo momento sia un obbligo al quale attenerci. Blocco del campionato? Se dovesse essere contagiato un calciatore sarebbe inevitabile. Anche se sono molto più preoccupato per l’aspetto economico del nostro Paese”.
BERGAMO - “Sono zone monitorate costantemente. Questo virus è mutato tre volte, al momento non esiste vaccino o contrasto efficace. Si sta cercando di arginare le zone rosse, ma se dovesse essere necessario, andranno allargate. Se andasse in questo modo, il sistema sanitario italiano andrebbe in grandissima difficoltà”.
LA LAZIO - “Non faccio altro che guardare la classifica e mi chiedo: "Ma siamo su scherzi a parte?". Io da tifoso della Lazio parto ogni anno per vincere lo scudetto, poi davanti alla realtà dei fatti, contro squadre più organizzate di noi anche il quarto e quinto posto diventano come uno scudetto. In questa stagione non mi sarei aspettato un risultato del genere. La differenza tra la Lazio del 2000 e quella di oggi, è che quella era costruita per vincere, questa no. Ogni tanto ho incontrato Inzaghi e gli ho chiesto di continuare così. Club Montecitorio? È stata un'iniziativa inaspettata. Si cambia partito, ma non la squadra. Abbiamo deciso di farlo ripartire: non ci sono solo politici, l’obiettivo è quello di portare avanti lo spirito della Lazio”.