Lazio | Scudetto 2000, Nesta: "Il più bello. Un segno divino, ricordo..."

In conferenza stampa, alla vigilia della sfida con l'Empoli, Nesta ha parlato anche della Lazio spiegando il perché non è potuto essere ai festeggiamenti per i 25 anni dello Scudetto. Non solo, il tecnico del Monza ha poi raccontato le emozioni provate quel giorno: "Uno degli scudetti più belli, ma anche per come è arrivato. L’ultima giornata, eravamo a Roma c’era un sole e facevano 32 gradi, a Perugia distante 150/180km c’è stato il diluvio. Un segno divino. Si è allagato tutto e han perso, però noi eravamo dentro allo stadio perché la partita nostra era finita prima”.
“Aspettavo quel giorno da tempo, poi è arrivato così è stato super. Mi ricordo dopo che siamo andati al Circo Massimo, c’erano non so quante persone. Roma, quando vinci, si fa sentire perché non sono abituati tanto. Ho vinto la Champions League a Milano e poi avevamo la finale di Coppa Italia e la gente per strada mi diceva “Ma ora c’è la Coppa Italia” e io da romano ho vinto la Champions League e ancora pensiamo alla Coppa Italia. Mentre di là, caroselli mai visti. E poi, al contrario quando vanno male le cose ti prendi tanta roba pure lì. Roma è una città stupenda che vive di calcio, rivalità quotidiana che si sente ogni giorno e ogni secondo. Quando giocavo e mettevo un piede fuori da casa c’era sempre qualcuno che diceva qualcosa, non è che fanno finta di niente. Ti devono dire qualcosa o bene di qua o male perciò stai a casa, tante volte stai a casa”.
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