Lazio Women, Palombi: "Siamo un gruppo unito. Non so come andrà, ma..."

12.04.2024 17:10 di  Martina Barnabei  Twitter:    vedi letture
Lazio Women, Palombi: "Siamo un gruppo unito. Non so come andrà, ma..."

Sosta finita, la Serie B Femminile sta per tornare in campo e in casa Lazio si sta preparando la sfida col Chievo. A qualche giorno dalla gara, ai microfoni di Be Pi Tv, è intervenuta Claudia Palombi che ha parlato dell'incontro e non solo. Queste le parole dell'attaccante biancoceleste: “Mancano ancora sette partite e nulla è detto o scritto, un campionato avvincente e bello che si deciderà alla fine. Spero di ottenere la seconda promozione che sarebbe la cosa ideale per me e per la società che ha creato un bel gruppo. Mancano troppe partite, non mi sbilancio tanto perché abbiamo dietro squadre forti che ci daranno filo da torcere fino alla fine”.

“Non mi aspettavo questo vantaggio perché sappiamo tutti la Ternana che allenatore e che formazione ha. Il mio pronostico era di averla attaccata fino alla fine, non so come andrà ma so che questo gruppo è molto unito. Siamo ragazze che si conoscono da tanti anni, si sono inserite nuove ragazze sia italiane sia straniere. Alcune hanno portato esperienza, altre tecnica e di questo sono contenta. Lavoriamo sodo tutti i giorni, il mister ci chiede tanto dal punto di vista mentale”.

“Ruolo? Io sono sempre stata abituata a giocare a due davanti con Melillo, giocavamo con il 3-5-2 ma negli anni si è voluta questa cosa. Ho giocato trequartista e ora lo faccio dietro all’unica punta. Mi piace variare su tutto il fronte d’attacco”.

“Auguro tante cose belle a Eleonora, ma non nego che lo scorso anno siamo andate vicino a una promozione diretta e poi arrivare seconde. Alla Ternana auguro di arrivare seconde e vincere il campionato poi l’anno prossimo”.

Il passaggio dalla Res Roma alla Lazio, come l’ho vissuta? La Res non è la Roma, ma preciso per me che sono laziale. È diverso indossare quei colori. La Res è stata casa e famiglia, non ho mai sentito questo cambiamento vero. Non nego che la Lazio è qualcosa di grande e troppo forte, ma non ho sentito questa differenza di colori addosso”.

“Partendo dal rapporto allenatore-gruppo donne, vedendoli da fuori dico che non è semplice. La donna è più gestibile mentalmente e anche a livello di capacità di apprendere quello che si fa in allenamento. Sotto questo punto di vista sono più facilitati, sotto il punto di vista morale credo che capire una donna non sia semplice ma anche capire un uomo è altrettanto complicato. Con Melillo non ho mai avuto nessun problema, è sempre stato un motivatore e un uomo con gli attributi che ci ha trasmesso i giusti valori. È cresciuto con le donne, ha assaporato il calcio femminile da subito. Per Grassadonia no, è diverso. È la prima volta per lui. Credo sia difficile, ma è un uomo con un carattere forte e non sta avendo particolari problemi con con noi e ci trasmette molto”.

“Da dove nasce la nostra curiosità? Adesso è tutto bello, ci alleniamo la mattina, andiamo in aula video. È tutto bellissimo, ma non l’abbiamo mai avuto. Prima era una baraonda, ti allenavi alle 20 di sera e aspettavi quella che staccava da lavoro. Ti allenavi sul campo da calciotto o dovevi aspettare i maschi che finivano. Con la stessa Lazio sono due anni che ci alleniamo a Formello, accadeva anche con loro prima. È cambiato il calcio, oltre a essere diventato un lavoro hai desiderio e voglia di imparare cose nuove. La curiosità nasce da questo”.

“Se preferisco un allenatore uomo o donna? Per me è indifferente. La cosa che conta è di avere conoscenze giuste, esperienza giusta e metterla a servizio delle proprie giocatrici. Il resto è relativo”.

Morace e Grassadonia? La differenza non è tanta, sono straordinari per me. Lavorano molto sulla tattica, sono pignoli e sotto questo punto di vista non vedo differenze. Una forse che noto e che ho notato è la gestione della gara, Carolina era frenetica e sentiva la gara in modo estremo. Lui è nervoso lo stesso però gestisce meglio le emozioni in panchina”.

“Chi ha più possibilità di salvarsi? Mi auguro che si salvi la Res, le altre non lo so. Forse il Pavia potrebbe avere qualche speranza di salvezza”.

“Cosa mi aspetto domenica? Loro sono un’ottima squadra, stanno vivendo il momento migliore. Sta a noi fermarle, mi auguro di vedere una bella partita dal punto di vista tecnico e della tenacia. Spero dia spettacolo”.

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