PAGELLE Spezia-Lazio: bentornato Ciro! Felipe compleanno, centrocampo di giganti

15.04.2023 07:17 di  Carlo Roscito  Twitter:    vedi letture
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
PAGELLE Spezia-Lazio: bentornato Ciro! Felipe compleanno, centrocampo di giganti
© foto di Lalaziosiamonoi.it

PROVEDEL 7: Prende tutto ciò su cui si può mettere una mano. Il resto lo fa la traversa. Reattivo sul diagonale improvviso di Ekdal, intervento complicato, tutt’altro che scontato. Sicurezza assoluta.

MARUSIC 7: Spinge e copre, picchia e sviluppa sulla destra. Stagione maiuscola, più gioca e più convince. Uno dei migliori in assoluto, il discorso si ripete da tantissime partite.

PATRIC 6,5: Frena l’irruenza, gioca con intelligenza. Giusto all’inizio concede qualche metro di troppo in area, una volta superata quella fase difende con la personalità necessaria. Ha il merito di farsi trovare pronto, non si aspettava di giocare.

ROMAGNOLI 7: Questione di tempi, i suoi sono sempre perfetti. Anticipi puntuali, coperture preventive programmate al pc. Leader della migliore difesa del campionato, c’è tanto del suo merito nei numeri straordinari.

HYSAJ 6,5: Meno appariscente delle ultime uscite, bada all’essenziale, non soffre nemmeno un po’.

MILINKOVIC 7,5: Giganteggia fisicamente e tecnicamente. Per dettagli non segna o non serve assist, questione di centimetri e sfortuna. Domina comunque il regno terreno e quello dei cieli, come quando si arrampica e premia di testa la volata di Felipe per il rigore spacca-partita.

CATALDI 7,5: É diventato un regista specializzato, contro lo Spezia aggiunge un’altra prestazione di livello top. Corre e rincorre, imposta e recupera, non fa mancare nulla. Ma nulla nulla. Peccato solo per il giallo da diffidato, salterà il Torino per squalifica.

Dal 79’ MARCOS ANTONIO 7: Piccolo Forrest Gump! Vale per il risultato, per il morale, per il futuro, per un nuovo inizio.

LUIS ALBERTO 7,5: Palla c’è, palla non c’è: se guardate bene, è sempre attaccata al suo piede. Direttore d’orchestra e d’emozioni, gestioni perfette, utili ed estetiche. Partecipa da protagonista all’azione del 2-0: centro gravitazionale della Lazio, mente illuminata anche al Picco.

FELIPE ANDERSON 8: La paura fa 90? No, un 90 da far paura: è la quota di gare consecutive giocate, senza saltarne una da quando c’è Sarri al comando. E a mezzanotte saranno 30 candeline: non poteva festeggiare meglio. Segna di classe e cattiveria, la costruisce con la qualità, la butta dentro di potenza. L’inizio di match spento era solo una preparazione al furore successivo: rigore conquistato e raddoppio firmato. What else? Ah sì, nelle serate così anche un rinvio si trasforma nel lancio giusto per far sbloccare Marcos Antonio.

IMMOBILE 7,5: Eccola qui, l’arma migliore che mancava da quasi 2 mesi. Il ghiaccio nelle vene dal dischetto, stappa la sfida e si riprende ciò che è sempre stato suo, cioè il tabellino dei marcatori. Doppia cifra raggiunta nonostante i mesi passati in infermeria.

Dal 68’ PEDRO 6,5: Dentro nel finale, è la staffetta programmata per gestire condizioni e risultato.

ZACCAGNI 7: Stavolta non segna, eppure anche stasera va infilato di diritto tra i migliori in campo. Sacrificio in entrambe le fasi, chissà se Evani in tribuna l’avrà notato. Non che interessi molto dalle parti di Formello…

Dall’87’ CANCELLIERI sv

ALL. SARRI 8: Cos’è il Brasile? Si entra in porta con tutta la palla, brillano gli occhi e splende la classifica. Weekend sul divano, comodi comodi, coi piedi allungati sul pouf davanti. Gioco e risultato, altro clean-sheet e una maturità che cresce di partita in partita. In lontananza - neanche troppo - si sente la musichetta della Champions.

Pubblicato il 14/04 alle 22.48