Pescara, Legrottaglie: "Abbiamo 13 giocatori influenzati, ma non ci fanno fare tamponi"

Nicola Legrottaglie, tecnico del Pescara, ha lanciato un messaggio di stop al campionato. Lo stesso fa la Pro Vercelli in Serie C.
10.03.2020 06:55 di  Francesco Mattogno  Twitter:    vedi letture
Pescara, Legrottaglie: "Abbiamo 13 giocatori influenzati, ma non ci fanno fare tamponi"
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© foto di Federico De Luca

Fanno scalpore le parole di Nicola Legrottaglie, ex difensore della Juventus e oggi tecnico del Pescara. Ieri, nel pre-partita contro il Benevento, gli abruzzesi sono scesi in campo indossando le famose mascherine. Un gesto di protesta non fine a sé stesso, come ha spiegato l'allenatore dei biancoazzurri a margine della sfida (persa 4-0): "Abbiamo cercato di dare un segnale perché abbiamo detto di avere avuto tredici casi di influenza e non ci hanno fatto fare i tamponi. Quello che volevamo era dire: 'Guardate che il problema c'è e forse si sta sottovalutando'. Abbiamo fatto il minimo che potevamo fare, la priorità è quella della vita. Se si fermasse il campionato per tre settimane, non si potrà più riprendere in modo normale. Ma in ogni caso, anche se lo stop dovesse protrarsi per 3-4 mesi, non succederebbe nulla: chi ama la vita sarà d'accordo. Anzi, avremo la possibilità di curarci e aiutare chi ha bisogno".

Intanto, in Serie C, la Pro Vercelli ha annunciato di fermare tutte le proprie attività. Ecco le parole del presidente Massimo Secondo in conferenza stampa: "Da oggi la Pro Vercelli stoppa allenamenti, amichevoli e partite ufficiali sino alla fine dell'emergenza coronavirus. Se questo ci portasse a perdere le partite a tavolino, lo faremo comunque. Spero che il Consiglio Federale di domani interrompa sia i campionati professionistici che gli allenamenti collettivi: è troppo pericoloso e irresponsabile continuare. I ragazzi potranno allenarsi da soli o in gruppi da quattro per farsi trovare pronti alla fine dell'emergenza, in totale sicurezza. Credo anche l'AIC sia d'accordo con noi. Non voglio mettere a rischio la salute dei miei giocatori, dei loro amici, dei loro familiari. La sicurezza prima di tutto: se dovremo perdere partite, lo faremo".

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Pubblicato il 9/03 alle 15:15