Petrelli: "La voglia della Lazio non si è persa, la squadra è preparata mentalmente"

Petrelli, difensore della Lazio del primo scudetto, si è espresso anche sulla ripresa del campionato: "Ora si vede qualche spiraglio".
07.05.2020 11:45 di  Elena Bravetti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Petrelli: "La voglia della Lazio non si è persa, la squadra è preparata mentalmente"
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© foto di Federico Gaetano

Sergio Petrelli, difensore della Lazio del primo scudetto, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio, esprimendosi prima di tutto sulla ripresa del campionato: "Si vede qualche spiraglio. Speriamo che questo spiraglio si apra del tutto. Credo che un professionista si sia mantenuto abbastanza in forma. Si incontreranno squadre non perfettamente in condizione, ma è una cosa che riguarderà tutti. Rimarrà la parità. Non si può aspettare la Juventus perché ha dato il permesso di far andar via alcuni giocatori. Ogni società ha i suoi peccati, ognuna li sconti più o meno bene".

LA VOGLIA DELLA LAZIO"Non credo che si sia smarrita. I giocatori, anche dal comportamento che hanno in campo, mi sono sembrati tutti elementi molto preparati anche mentalmente. Penso che la Lazio possa essere la squadra che, se dovesse riprendere il campionato, starà meglio. Io sono convinto che non riprenderà. Qui in Italia si dice tutto e il contrario di tutto, è il caos totale. Spero che si mettano d’accordo le società. Il Governo neanche dovrebbe entrare, ogni giorno ne viene una nuova".

INZAGHI - "Spero che Inzaghi rimanga, conosce bene la situazione della società, cosa vogliono i tifosi e credo sia molto nel cuore dei giocatori. Lo stimano molto. Anche i ragazzi giovani che vedono che il giocatore sostituito dà la mano o abbraccia l’allenatore, è un bel vedere. Non lo vedrei lontano dalla Lazio, mi rifiuto che se ne possa andare. Maestrelli aveva un rapporto con qualche giocatore del tipo padre-figlio, ma era una cosa scontata per noi, che avevamo con lui un legame più professionale. Chinaglia era speciale, anche se molti lo definivano un 'bamboccione'. A solo nominarlo mi commuovo, era una grande persona".

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