Prof. Verna (nutrizionista): “Ritiro? Momento fondamentale. Quando ero alla Lazio..."

10.07.2022 13:30 di  Martina Barnabei  Twitter:    vedi letture
Prof. Verna (nutrizionista): “Ritiro? Momento fondamentale. Quando ero alla Lazio..."

Le vacanze, con annessi vizi e piaceri, sono ormai un lontano ricordo per i biancocelesti. Sotto gli occhi attenti e talvolta severi di mister Sarri, stanno svolgendo la consueta preparazione in vista del prossimo campionato. Devono tornare in forma e soprattutto ritrovare la concentrazione giusta per poter rendere al massimo e non farsi trovare impreparati quando chiamati in causa. In esclusiva ai nostri microfoni, l’ex nutrizionista della Lazio il Prof. Roberto Verna ha raccontato in che modo i giocatori approcciano al ritiro e come pian piano riescono a ritrovare la forma fisica necessaria per affrontare gli sforzi della stagione, svelando anche simpatici aneddoti. Prima di tutto ha precisato che: “Per i calciatori è facile da una parte restare in forma perché vivono di sport e attività fisica, ma dall’altra è un po’ più complicato per due motivi: primo le attitudini e le fissazioni singole, secondo bisogna dargli tutto quello di cui necessitano senza farli ingrassare”

RITIRO – “È il momento migliore per costruire la massa muscolare, togliere eventuali eccessi di grasso accumulati durante la vacanza. Ci sono però delle situazioni differenti per ciascuno di loro. Il calciatore che è già parte della squadra, quando va in ferie gli vengono date delle indicazioni attraverso la consegna di un piano da seguire a partire da 7 giorni prima del ritiro. Diversamente accade per le new entry, in questo caso si valuta il soggetto al momento in cui arriva”

ABITUDINI – “Altro aspetto importante. Un esempio che mi viene in mente è quello della religione. Chi è musulmano non può mangiare determinati cibi e va fatto un piano tenendo conto di questi. Una volta mi ricordo che avevo preparato uno schema in occasione di una sfida, mi sembra fosse Udinese – Lazio e avevo messo i tortellini ma non mi ero ricordato che uno di loro non poteva mangiarli per questo motivo. Le schede quindi sono personalizzate, vanno rispettate le tradizioni e le abitudini. Altro esempio: c’è chi a pranzo se non beve un bicchiere di vino è convinto che non vince la partita, a quel punto glielo concedi se è un’aggiunta necessaria per farlo stare bene. Ovviamente non mezz’ora prima di andare a giocare”

ALIMENTI – “La nostra forza sono i carboidrati, le proteine sono importanti ma mangiarle troppo vicine all’attività fisica, specialmente se di alto livello, non è una cosa buona. Dunque, è necessaria una distanza abbastanza lunga tra il pasto e l’attività sportiva. Le proteine richiedono un importante impegno fisico per essere digerite e se si mangiano dopo un forte impegno muscolare, tendono a precipitare e a favorire strappi o infortuni muscolari vari. Ci vuole attenzione”

INFORTUNI – “Va preparato uno schema nutrizionale che consenta agli atleti di mantenere il peso pur senza allenarsi. Bisogna conservare un equilibrio perché si tende a ingrassare, non nell’immediato ma nel lungo termine. Vanno date razioni di cibo piccole e controllate, considerando anche il periodo dell’anno e il clima. Ad esempio, in caso di clima umido il rischio di contratture è alto quindi bisogna dare più sale per evitarle. La regola è che si può vincere o perdere a seconda di quello che si è mangiato, ma non è facile farlo capire. Nel 2020 io non ero alla Lazio, stavamo vincendo lo scudetto poi dopo tre mesi il crollo. Non c’ero però posso immaginare cosa sia successo, dopo un lungo periodo di stop forzato sono stati richiamati all’ordine e se fosse stato possibile mantenere una certa coesione di squadra, una certa alimentazione e un determinato allenamento le cose sarebbero potute andare diversamente”

RICORDI – “Nel corso della mia esperienza ho incontrato tutti giocatori molto professionali. Mi ricordo il ritiro ad Auronzo con Delio Rossi, era il 2006/07. Il primo giorno mi presentai in palestra esponendo ai ragazzi il mio modo di lavorare e confrontandomi con loro. Avevamo instaurato un ottimo rapporto, erano contenti e si scherzava molto. Alcuni li sento ancora, Lulic e Ledesma sono amici. Radu è un pazzo scatenato dal punto di vista caratteriale, fa certi scherzi…a parte questo però è serissimo, si allena sempre ed è molto attento”