Rastelli: "Covid e infortuni hanno fermato il Cagliari, con la Lazio una gara difficilissima. Su Inzaghi..."

Intervenuto ai microfoni di Radiosei, l'ex allenatore del Cagliari Massimo Rastelli ha parlato del momento dei rossoblù e della sfida di domenica contro la Lazio: "È un campionato atipico, il Covid continua a condizionarlo. Il Cagliari ha un organico di tutto rispetto, da posizioni di centro-classifica. Ci sono stati problemi dovuti al Covid, agli infortuni di alcuni giocatori. Hanno indubbiamente pesato sul percorso di crescita. Quando poi non arrivano i risultati, perdi fiducia. Le tante sconfitte consecutive hanno mandato un po' in depressione tutto l'ambiente. Contro il Sassuolo c'è stata un'inversione di tendenza. Domenica sarà una gara difficilissima, la Lazio viene da un momento di grande ripresa, ha ritrovato quella freschezza, quella determinazione dei tempi migliori. L'uscita dalla Coppa Italia gli permetterà di preparare la sfida con tutta la settimana a disposizione, per le grandi squadre è tanta roba".
I PROBLEMI - "Problema di schemi? Conosciamo Di Francesco, sappiamo il calcio che a lui piace esprimere. L'idea era quella di fare il suo 4-3-3 classico. Poi ha cambiato qualcosina, è passato a un 4-3-2-1. È riuscito a portare più reti, ma mantenendo una fragilità difensiva dovuta anche a tanti giovani che fanno parte dell'organico. Ha preso tanti gol, nonostante il tecnico abbia cercato di dare più attenzione anche all'atteggiamento. E così il gruppo ha perso la spavalderia di inizio campionato. Che Cagliari mi aspetto? Non tanto diverso rispetto a quello visto contro il Sassuolo. Concentrata in fase difensiva, cercando di chiudere tutti gli spazi possibili alla Lazio. La squadra ha bisogno di prendere punti e non subire gol, non credo si possa permettere un atteggiamento diverso.
IL LEGAME CON INZAGHI - "Con Inzaghi siamo molto legati, abbiamo vissuto un'annata straordinaria a Piacenza. All'inizio nessuno avrebbe potuto immaginare che Simone riuscisse a fare questo tipo di percorso. È migliorato anno dopo anno, ha mantenuto ferme quelle che sono le sue convinzioni. Ha mantenuto identità di squadra e portato delle migliorie per dare più imprevedibilità alla sua Lazio. Credo stia facendo un lavoro straordinario. Il fatto che possa essere per lungo tempo allenatore della Lazio conferma la bontà del suo lavoro".
LA GRIGLIA DI FINE CAMPIONATO - "Difficile fare un pronostico, delle prime sette squadre tutte potrebbero ambire ai primi quattro posti e addirittura allo Scudetto. C'è un grandissimo equilibrio e soprattutto le varie formazioni non sono riuscite ad avere una continuità da big, ognuna ha pagato dazio. La Lazio non è inferiore a nessuna squadra, la differenza la fa la continuità e la mentalità".