Roma, Mourinho e la frecciata a Sarri: la frase detta in conferenza

08.11.2022 15:40 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Niccolò Di Leo - Lalaziosiamonoi.it
Roma, Mourinho e la frecciata a Sarri: la frase detta in conferenza

Nella conferenza stampa di presentazione di Sassuolo-Roma, l'allenatore giallorosso Josè Mourinho ha parlato anche del derby, lanciando una frecciatina alla Lazio e al suo modo di giocare:

"L'unico giocatore che sono sicuro scenderà in campo domani è Ibanez, poi vedremo il resto della squadra. Non c'è nient'altro da dire, voglio rispetto per chi da quando sono arrivato ha dato tutto quello che aveva, anche in situazioni di difficoltà. Per me è intoccabile, non c'è storia. Mi aiuta non leggere stampa o social, a parte il mio Instagram dove metto delle cazzate. Mi aspetto una reazione da parte della squadra per tornare a sorridere, perché non lo facciamo da due giorni. Noi non abbiamo segnato contro Napoli, Atalanta e Lazio. Gli altri piangono sempre, io mai, ora voglio piangere anche io. Ci manca il nostro giocatore più creativo, con più gol, con più di mobilità in campo e che può aprire un blocco compatto e basso, quando non c'è è difficile. L'Atalanta ha giocato così, della Lazio neanche parliamo perché è stato un esempio fantastico. Sono scesi in campo in un modo che se avessi giocato io così mi avrebbero ucciso, ma l'importante è vincere. Il Napoli ha fatto una partita diversa, ha giocato bene cercando di portare a casa i tre punti e si è difeso bene dopo il gol. Ma noi, senza i nostri giocatori più importanti soffriamo. Abbiamo lavorato sul mercato e contro la Lazio avevamo solo Camara di nuovo, il lavoro del direttore sportivo è stato annullato dagli infortuni e nonostante questo stiamo comunque lì in classifica. Dybala, il nostro uomo fondamentale, non ha giocato in quelle tre partite, le uniche importanti che ha fatto sono state contro l'Inter, in cui ci ha abbiamo vinto con un suo gol, e contro la Juventus, contro cui è arrivato un pareggio grazie a un suo assist. Karsdorp? Sì, è rimasto negli spogliatoi, poi è tornato in panchina dopo alcuni minuti. Lui ha tanti problemi, non sappiamo perché sia rimasto lì, ma non sono cose che mi preoccupano. Dobbiamo crescere in mentalità e ambizione, non dobbiamo accontentarci del livello raggiunto e con questo mi rivolgo a livello globale. Abraham? Chiedete a lui come sta, non a me. Solo lui sa se c'è con la testa oppure no, se sta pensando al Mondiale o no. Aspettate una sua conferenza stampa e chiedeteglielo!".