Stadio Flaminio, Pelonzi: "Casa naturale della Lazio, non risultano offerte alla Roma"

23.11.2020 10:15 di  Federico Marchetti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Stadio Flaminio, Pelonzi: "Casa naturale della Lazio, non risultano offerte alla Roma"

Ai microfoni di Radiosei è intevenuto Giulio Pelonzi, capogruppo del Partito Democratico in Campidoglio e tifoso della Lazio, che ha parlato dell'ultima sfida contro il Crotone ma ancora di più della questione Stadio Flaminio: "Una prova di carattere contro avversità che vivono i calciatori in questo momento, anche legate all'emergenza Covid. Difficile per Inzaghi mettere in campo una squadra ragionata, ma ha saputo fare di necessità virtù. I giocatori, titolari o no, mettono sempre tanto impegno e danno la possibilità alla Lazio di far sempre male anche in condizioni di campo come quelle di Crotone. C'è grande voglia e grande unità, speriamo si prosegua così".

FLAMINIO - "Dovrebbe essere la naturale casa della Lazio, ognuno di noi ha ricordi lì nonostante la squadra non vi abbia giocato tantissimo. Il campo originario della Lazio è a un chilometro di distanza, anche diverse sezioni della polisportiva sono molto vicine. Voglio ricordare poi che nel 2007, quando si decise di dare lo stadio al Sei Nazioni, ci fu una delibera del Consiglio Comunale in cui si diceva che lì ci sarebbe dovuta essere la sede della Polisportiva Lazio. Poi lo stadio non venne ristrutturato e non successe. L'ultimo provvedimento dell'amministrazione come atto d'aula fu quello dunque e bisogna andare oltre, partendo dal fatto che di diritto al Flaminio dovrebbe esserci la sede della polisportiva. Io come presidente del Circolo Lazio in Campidoglio mi batto dal 2007 affinché il Flaminio possa essere la casa della Lazio. Segnali dalla società? Lo spero, oggi c'è la possibilità anche a livello legislativo di agire a livello strutturale sullo stadio. Ne ho visti tre o quattro di progetti in questi anni, oggi credo che la ristrutturazione sia la soluzione più economica e lungimirante per una società che farebbe un grande regalo ai tifosi e penserebbe al proprio futuro economico. Di questo sono convinto e lavorerò per questo. Già dal progetto del 2007 si riuscivano ad avere uffici, parte commerciale e museo, più i parcheggi sotto Viale Tiziano. Io non sono un imprenditore, ma già a livello pubblicitario e commerciale si rientrerebbe dell'investimento fatto".

STADIO ROMA - "L'offerta del Flaminio da parte del Campidoglio alla Roma non mi risulta, ad oggi c'è in piedi la questione stadio che però se non dovesse andare a buon fine potrebbe generare anche cause. Che un soggetto parli con l'altro cambiando le carte in tavola ora, quindi, mi sembra difficile. L'avvocatura del Comune e gli avvocati delle società in questione dovrebbero cominciare una partita a scacchi, c'è in piedi una procedura amministrativa. Magari ci sono ragionamenti della nuova società giallorossa. Anche le opposizioni hanno votato contro il nuovo progetto dello stadio della Roma, ecco perché forse la società considera l'idea di cambiare strada, ma di formale non c'è nulla. Assurda la gestione della vicenda stadio comunque, non dico una cosa di parte perché è l'idea anche delle opposizioni. La Roma deve prima dire a tutti se vuole andare avanti con la procedura o no, non vi è certezza da questo punto di vista. Il Comune invece deve essere chiaro con la Roma, il comportamento finora è stato irresponsabile verso società e tifosi. Il futuro è aperto a tutto, non ci sono decisioni già prese: anzi, il tema degli stadi va affrontato con la massima trasparenza".