Totti, il film: "Scudetto della Lazio? Terrificante! I derby e il 26 maggio..."

Dopo la premiere al cinema, il film "Mi chiamo Francesco Totti" arriva su alcune piattaforme. Non mancano i riferimenti alla Lazio, tranne...
15.11.2020 18:30 di  Antoniomaria Pietoso  Twitter:    vedi letture
Fonte: Antoniomaria Pietoso - Lalaziosiamonoi.it
Totti, il film: "Scudetto della Lazio? Terrificante! I derby e il 26 maggio..."
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

TOTTI FILM LAZIO - Dopo i tre giorni di premiere al cinema e vista la situazione, il film "Mi chiamo Francesco Totti" sbarca sulla tv. La pellicola è visibile su Sky e racconta la storia dell'ex capitano della Roma dall'adolescenza fino al ritiro dal calcio. L'ex numero dieci giallorosso ripercorre tutto quello che è successo nella sua vita fin da quando era piccolo, i primi esordi nel calcio giovanile e le emozione vissute a Trigoria. Non potevano mancare i riferimenti alla Lazio come il famoso derby del marzo del 1994. La gara, vinta dai biancocelesti grazie a un gol di Signori, ha visto Totti protagonista nella ripresa. Non ancora 18enne l'attaccante provò a scuotere i suoi conquistando con astuzia anche un rigore che poi Marchegiani parò a Giannini. L'ex Pupone rivela di aver accentuato il contatto con Negro per conquistare il penalty, ecco le sue parole: "Mazzone è stato come un papà. Con lui era un sali e scendi, nel derby mi butta dentro. Avrei fatto qualsiasi cosa, ma prima i giovani quando entravano venivano gonfiati di botte per mettergli paura. Ci devi mettere un po' di furbizia e al minimo contatto che ho sentito mi sono buttato sperando che l'arbitro fischiasse. Sono stato abbastanza scaltro. Il rigore sbagliato da Giannini? Mi è crollato il mondo addosso e posso dire che se lo avessi tirato io lo avrei segnato. Ma con i ma e i se non si va da nessuna parte. Quando perdi il derby alla gente gli si annebbia la vista e la gente se l'è presa con lui. Lo hanno strattonato, prima era così. Se perdevi il derby avevi sei mesi di rotture di palle, però era molto più bello".

LO SCUDETTO DELLA LAZIO - Immancabile il passaggio sullo Scudetto vinto dalla Lazio nel 2000. Una cosa che lo ha segnato particolarmente e che non dimenticherà facilmente. "Il primo anno con Capello è stato critico, siamo arrivati sesti peggio della stagioone precedente e poi succede l'impensabile. La vittoria dello Scudetto della Lazio è stata terrificante, vedere i tifosi della Lazio passare sotto casa e suonare le trombette è stato tremendo. Ho chiuso finestre e tapparelle e per un po' di giorni non sono uscito da casa. Però alla fine vincendolo alla fine vuol dire che se lo sono meritato"

IL 26 MAGGIO -  La pellicola scorre veloce e tutti i tifosi biancocelesti si aspettavano il passaggio sulla finale di Coppa Italia del 2013. La gara, decisa dalla rete di Lulic, è stata la delusione più cocente della storia giallorossa insieme alla finale di Coppa dei Campioni persa con il Liverpool. Nel film non c'è traccia del match con una serie di stagioni non spiegate nei dettagli ma sommariamente tra alti e bassi. Un dolore forse troppo grande per Totti e per tutti i sostenitori giallorossi che il regista e l'ex giocatore hanno preferito evitare. Diversamente dal derby del 2002 quando Francesco si dichiarà alla sua Ilary Blasi con la famosa maglia "6 unica" esibita dopo la rete in pallonetto a Peruzzi. Una scelta condivisibile, ma un peccato per tutti i sostenitori biancocelesti che avrebbero nuovamente potuto gioire rivivendo tutto dal racconto degli sconfitti.