Zaniolo, memoria corta e visibilità a tutti i costi: l'ultima caduta di stile

Ma guarda chi si rivede. Non ne sentivamo il bisogno, ma si sa la voglia di piacere ai propri tifosi va oltre qualsiasi senso del limite. “Mi prendo una pausa dai social” aveva scritto, salvo rimangiarsi la parola poche ore dopo. Poco importa se da due anni non si parla più di un tuo gol o di un assist o di una giocata, ma solo ed esclusivamente della tua vita privata con una girandola di fidanzate vere o presunte che ti vengono associate. Di chi si parla? Ovviamente di Nicolò Zaniolo che, ancora ai box per il secondo intervento al ginocchio, ha assistito dagli spalti alla vittoria dei suoi compagni nel derby. Immancabile, però, è arrivata la storia Instagram con una foto di tre anni fa e un tunnel a Radu. Il tutto accompagnato dal messaggio “Ciao belli” e due pere. Originalità a parte c’è da dire che il coraggio è veramente apprezzabile. Un anno in cui la Roma ha perso 12 gare e chiuderà settima alle spalle della Lazio non andrebbe festeggiato. Soprattutto visto anche il 6-2 di Manchester e prestazioni abbastanza imbarazzanti. Probabilmente, però, la sua ossessione verso la “Lazio”, dimostrata a più riprese negli ultimi mesi, fa sì che una vittoria sui biancocelesti sia la cosa più importante nella vita (sempre calcisticamente parlando). Viste le critiche ricevute dai sostenitori della Roma per alcuni atteggiamenti, in campo e fuori, quale miglior modo di riconquistarli se non attaccare la Lazio. Troppo facile farlo oggi, però, non credi. Chissà dove eri a gennaio quando nel prepartita arricchivi Instagram con frecciate più o meno dirette con gesti inequivocabili salvo poi sparire dopo il netto 3-0 subito. Facile parlare quando si vince, peraltro, senza meriti personali. Una storia, però, non era sufficiente perché forse poteva passare inosservata. Così nella notte il centrocampista ha avviato una diretta Instagram in cui ha inquadrato il soffitto con in sottofondo l'inno della Roma. Zaniolo non si è mai ripreso facendo vedere solo le mani e mimando 2-0 e a casa, riproponendo un grande classico caro dalle parti di Trigoria.