Vavro: "A gennaio lascerò la Lazio, qui non sto bene. In Spagna..."

"Te lo dico io: sono fisicamente pronto perché di solito mi alleno con la squadra, ma non sto bene dal punto di vista psicologico. Dopotutto, l'ultima volta che ho giocato una partita di 90 minuti è stato a giugno con la Slovacchia contro la Bulgaria, durante la preparazione per l'Europeo. Ammetto che ho tanti pensieri nella mia testa. Tuttavia, credo che alla fine andrà tutto bene. Voglio assolutamente lasciare Roma a gennaio. Questo non è un posto che fa per me, non posso rimanere dove posso solo allenarmi senza poter mai giocare...". A parlare così è Denis Vavro che ha rilasciato una lunga intervista al portale Sport.sk commentando il suo futuro che, a meno di sorprese, sarà sicuramente lontano dalla Lazio. Arrivato nell'estate del 2019, il centrale slovacco non è mai riuscito a imporsi con la maglia biancoceleste. Inevitabile che già in inverno possa lasciare la Capitale. Vavro racconta anche la motivazione per cui non è partito durante il calciomercato estivo: "La società ha deciso che dovevo restare per altri sei mesi. Il motivo erano le regole finanziarie che si applicano agli stranieri in Italia e il fatto che il club avrebbe dovuto pagare per me una certa somma di tasse". Il riferimento è al Decreto Crescita che prevede, per i calciatori che arrivano dall'estero, una permanenza di 24 mesi continuativi in Italia che consente alle squadre di avere diritto ad agevolazioni fiscali per quello che riguarda gli stipendi. L'unica deroga sono sei mesi in prestito di cui il centrale ha usufruito tra gennaio e giugno questo perché l'importante è giocare in Italia per la maggior parte dell'anno. Qualora questo parametro non venisse rispettato, il club sarebbe chiamato a versare le tasse risparmiate fin dal primo giorno dell'arrivo nel nostro campionato. Una situazione simile a quella che ha spinto la Roma ad accettare il passaggio di Pedro alla Lazio per evitare, nel caso in cui lo spagnolo avesse scelto una destinazione estera, di dover pagare gli arretrati.
FUTURO - Quale sarà il futuro del numero 19 biancoceleste? Sarri non lo considera nelle sue rotazioni e quindi lui si sta guardando intorno, ma la sensazione è che il suo addio a Roma sarà definitivo: "Semplicemente ci è venuto in mente allora. Fortunatamente, sembra che posso partire in prestito per sei mesi. Poi si vedrà in estate, ma vogliamo scegliere una società che mi riscatti definitivamente dopo quel semestre. Destinazioni? La seconda divisione spagnola è un'opzione. Che si tratti di Huesca, dove sono stato in primavera, di Valladolid o di Almeria. Vedremo".
Pubblicato il 10/12