Lazio | Sarri, il ritorno più difficile: tra caos, silenzi e fede incrollabile

10.07.2025 09:00 di  Chiara Scatena  Twitter:    vedi letture
Lazio | Sarri, il ritorno più difficile: tra caos, silenzi e fede incrollabile
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RASSEGNA STAMPA - Inizia ufficialmente la seconda avventura di Maurizio Sarri sulla panchina della Lazio, ma rispetto alla prima volta è tutto cambiato. Niente entusiasmo, mercato fermo, tensione nell’ambiente e conferenze stampa prima blindate e poi annullate. Il tecnico toscano è tornato in un contesto complicato, quasi surreale, nel quale il silenzio sembra aver preso il posto delle idee. Perché Sarri è chiamato a un’impresa che ha del miracoloso: ridare senso, struttura e passione a una squadra e a una piazza disorientate, disilluse e sfiduciate.

Come scrive Malcolm Pagani sul Corriere dello Sport, a lui spetta il compito ingrato ma necessario di riportare ordine nel caos e restituire senso a un ambiente sfibrato da malumori, comunicazioni tossiche, assenza di progettualità e conflitti ormai diventati sistema.

Pagani affida a Sarri il ruolo di "prestigiatore" chiamato a cucinare qualcosa di buono con pochi ingredienti, come ai tempi in cui bastava la fantasia per salvare una cena. In un clima dove anche le conferenze stampa vengono cancellate, il silenzio diventa più eloquente delle parole. La tifoseria, pur sfiduciata, spera ancora in una bella storia, un’ultima grande impresa di chi ha sempre scelto la strada più polverosa e sincera.

A Sarri si chiede di essere se stesso, di non piegarsi al compromesso, di rischiare tutto per qualcosa che valga la pena ricordare. Non tanto per vincere, quanto per far battere di nuovo il cuore a una tifoseria che ha bisogno di identità, visione e passione. Perché, conclude Pagani, accettare questa Lazio oggi — senza mercato, senza illusioni estive — è già un gesto d'amore, ed è forse proprio questo che rende Sarri l’uomo giusto: perché ha creduto nella Lazio, e la Lazio vuole tornare a credere in lui.