Lazio, conferenza a porte chiuse: Sarri contrariato dalla decisione

09.07.2025 09:45 di  Chiara Scatena   vedi letture
Lazio, conferenza a porte chiuse: Sarri contrariato dalla decisione
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© foto di Federico De Luca

Maurizio Sarri farà il suo ritorno ufficiale a Formello domani pomeriggio, dove inizialmente alloggerà in attesa di una sistemazione definitiva all’Olgiata. Alle 18 è prevista la sua presentazione, ma in un clima che già promette tensione: la conferenza stampa, infatti, si svolgerà a porte chiuse, senza pubblico né giornalisti presenti.

La modalità, annunciata dalla Lazio con un comunicato, prevede una sola domanda per testata, da inviare in anticipo con nome e cognome del giornalista. Le domande verranno poi lette in studio, senza possibilità di repliche o interazioni. Un format che ha acceso la protesta dei tifosi su social e radio: "Neanche in URSS o in Corea del Nord. Questa è una dittatura", si legge in rete. "La stampa dovrebbe rifiutarsi di partecipare a un evento senza contraddittorio". Ed è stata questa, infatti, la decisione della nostra redazione.

Una scelta che solleva dubbi anche sul piano del confronto pubblico. Le conferenze stampa, per loro natura, dovrebbero essere spazi aperti al dialogo e al contraddittorio, strumenti fondamentali per garantire trasparenza e confronto diretto tra società, stampa e tifosi. In un momento così delicato per la Lazio, con un mercato paralizzato e tensioni interne ancora da chiarire, i giornalisti avrebbero potuto – e dovuto – rivolgere domande non solo a Sarri, ma anche a Lotito e Fabiani, che solitamente accompagnano il tecnico nella conferenza di presentazione. Così facendo, invece, viene letteralmente tappata la bocca a chi dovrebbe raccontare, analizzare e – se necessario – criticare.

La società, scrive Il Messaggero, si giustifica parlando di modalità ormai “consuete”, ma il malcontento cresce, soprattutto dopo settimane di tensione legate al nodo del mercato. Basti pensare che fino al 25 giugno Sarri stesso non era a conoscenza del blocco legato alla Covisoc: fu informato solo dopo, con un comunicato ufficiale. Anche due giorni fa, il tecnico ha voluto chiarire i motivi del suo ritorno: "Non ho lasciato per rispetto verso il popolo laziale e perché sento di dover completare un percorso rimasto incompiuto". Eppure, la delusione è tornata a farsi sentire: nella serata di ieri, una volta apprese le modalità della conferenza stampa, Sarri si è detto contrariato.