Nainggolan: "All'Inter stavo male e quel rigore sbagliato contro la Lazio..."

Non ha mai dimenticato l'Italia Radja Nainggolan che dopo Cagliari, Roma e Inter ha deciso di tornare a giocare ad Anversa, sua città di Natale. "L'Italia mi manca, i miei amici, i ristoranti, la gente", queste le sue prime parole sulle pagine de La Repubblica. Calciatore spesso messo nel mirino per i suoi eccessi Radja continua a sostenere la sua linea: "Se uno fa tardi, beve, fuma una sigaretta, ai miei occhi non fa cose sbagliate. Poi il Nainggolan in campo rendeva facile accettare tutto: non mi sono mai preoccupato di cosa diceva la gente, tanti invece si nascondono. Di me si sa tutto perché esco, mi vedi nei locali. C'è chi beve più di me ma lo fa a casa e non lo sa nessuno".
ROMA - "Zaniolo è un grandissimo giocatore, ma quando la squadra non gioca bene contro le grandi, e negli ultimi anni di queste partite ne ha vinte poche, anche lui non fa la differenza. Noi di giocatori di personalità ne avevamo un'infinità: Dzeko, Totti, De Rossi, Strootman, Salah, Alisson. Il rimpianto è aver fatto il record di punti e non aver vinto nulla".
Poi l'esperienza di Milano e quel rigore sbagliato contro la Lazio: "Appena arrivato dissi che ero felice ma che era più forte la delusione di essere andato via da Roma. E già non ero partito bene. Dopo il rigore sbagliato con la Lazio in Coppa Italia mi hanno iniziato a fischiare, mi sono venuti dubbi, è crollata la fiducia".