Sparta Praga-Lazio, ululati razzisti: la Uefa apre un'inchiesta. Ecco cosa rischia il club

AGGIORNAMENTO DEL 12/03 ORE 07:35 - Giovedì contro lo Sparta Praga all’Olimpico si giocherà a porte aperte, ma il rischio stangata da parte dell’Uefa resta alto. L'inchiesta è stata avviata e il prossimo 22 marzo se ne saprà di più. Come riporta La Repubblica in un articolo a firma Marco Ercole. nell’occasione sarà presentata la memoria del delegato Uefa (per nulla ben predisposto nei confronti della Lazio), cui seguirà quella della società di Lotito. Si rischia dalla semplice multa di 100mila euro alla chiusura dell’Olimpico per due turni (quindi i potenziali quarti e le semifinali). I precedenti pesano, eccome. L’unica attenuante su cui farà leva la Lazio è il fatto che gli ululati contro Costa siano arrivati da circa 30 persone, solo il 2% dei 1500 tifosi presenti. È chiaro che molto dipenderà pure dalla partita di ritorno di giovedì prossimo (già venduti 3500 biglietti, previsti 25mila tifosi allo stadio): un comportamento irreprensibile da parte di tutti potrebbe aiutare in sede di giudizio finale.
AGGIORNAMENTO DELL'11/03 ORE 17:45 - Arrivano novità importanti per quanto accaduto ieri sera alla 'Generali Arena' in occasione degli ottavi d'andata tra Sparta Praga e Lazio. La Uefa ha infatti aperto un'inchiesta, mettendo sotto indagine la società biancoceleste. Che, come riporta l'articolo de La Repubblica a cura di Marco Ercole, è stata deferita per "striscione illecito, comportamento razzista e cori illeciti". Le eventuali sanzioni disciplinari saranno discusse tuttavia il 22 marzo, cioè soltanto dopo la gara di ritorno in programma giovedì 17 all'Olimpico. Ipotetici provvedimenti riguarderebbo perciò le gare successive. Una procedura disciplinare è stata aperta però anche nei confronti del club ceco per "striscione illecito" e l'impiego di fuochi d'artificio.
AGGIORNAMENTO ORE 23.50 - Il responsabile della comunicazione della Lazio, Stefano De Martino, è intervenuto sulle frequenze di Lazio Style Radio 89.3 per alcune precisazioni: "La situazione è stata spiegata perfettamente da Pioli in conferenza. Costa ha richiamato l'attenzione dell'arbitro prima di battere la rimessa laterale, ma Pioli mi ha raccontato che l'arbitro era tranquillissimo quando ha parlato con lui. E' stato il giocatore a chiamare Mallenco perché aveva sentito degli ululati. Il gioco è ripreso subito, adesso non so cosa verrà scritto nel referto. Segnaliamo che ci sono stati cori dello stesso tenore anche contro Keita, si sono sentiti distintamente. Così come il coro "italiano bastardo" che per noi è ugualmente grave".
AGGIORNAMENTO ORE 23.40 - Arrivano importanti novità dal Letna Stadion. Al termine della conferenza stampa post-partita tenuta da Stefano Pioli, il delegato Uefa ha comunicato che gli ululati razzisti sarebbero opera dei tifosi del Wisla Cracovia - gemellati con quelli della Lazio - presenti nel settore ospiti. Secondo quanto filtra dalla società biancoceleste, la Lazio rischierebbe solo una sanzione pecuniaria e non lo squalifica dell'Olimpico.
Sono oltre 1500 i tifosi volati a Praga per sostenere la Lazio. Una marea biancoceleste, che ha colorato il settore ospiti del Letna Stadion. Tante sciape e bandiere, ma non solo. Al 26esimo minuto del primo tempo, l'arbitro Mallenco è stato costretto a interrompere per diversi istanti il match a causa di alcuni ululati razzisti provenienti dal settore ospiti, all'indirizzo di Costa, terzino dei cechi. Dopo un breve colloquio con i responsabili della Uefa, la gara è ricominciata, con la Lazio in svantaggio per il gol di Frydek al 16esimo giro d’orologio.