Lazio - Juventus, il precedente: quando pareggiò una meteora bianconera

Il 18 gennaio 2009 i biancocelesti pareggiarono una partita, incassando il gol di un giocatore che poi non avrebbe lasciato il segno in Serie A.
07.12.2019 09:15 di  Alessandro Menghi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Alessandro Menghi - Lalaziosiamonoi.it
Lazio - Juventus, il precedente: quando pareggiò una meteora bianconera

LAZIO - JUVENTUS, IL PRECEDENTE - C'è una cosa che la Lazio si augura non capiti più contro la Juventus e cioè quella di giocare bene, esprimere un bel calcio e creare occasioni per poi essere beffata alla prima azione dei bianconeri. Spesso le succede così, uscendo dall'Olimpico con l'amaro in bocca perché oltre alla prestazione deve esserci la fame di portare a casa il risultato, soprattutto quando la vittoria è meritata. E invece, quasi sempre, capita che la Juve ci metta un attimo per approfittare delle sciocchezze della Lazio e ribaltare la gara. Tanto per fare un esempio, torniamo indietro al 18 gennaio 2009. 

LAZIO RIPRESA - La Juventus lotta per lo scudetto, la Lazio insegue il sogno della Champions League e l'Olimpico accoglie 60 mila spettatori. Sembra lo scenario attuale e invece siamo indietro di dieci anni. Sulla panchina biancoceleste siede Delio Rossi che opta per il tridente composto da Zarate, Pandev e Rocchi. Dall'altra parte, nel 4-4-2 di Ranieri, l'ex Nedved e Marchionni sono gli esterni di centrocampo, Del Piero e Amauri le punte. L'approccio è giusto, come accade spesso alla Lazio quando affronta la Juventus: concentrata, aggressiva, pimpante, i biancocelesti alzano i giri da subito. Il primo squillo è di Lichtsteiner, Manninger para a terra. Poi al 25' la Lazio va avanti: la punizione lunga e profonda battuta da Ledesma all'altezza della linea laterale, vicino alla bandierina del calcio d'angolo, da cross diventa un tiro che sorprende il portiere bianconero, batte sul palo e gonfia la rete per l'1-0. Vantaggio, bene così, toccherebbe raddoppiare e Pandev avrebbe la palla d'oro per farlo se non fosse che sulla ribattuta di Manninger dopo il tiro di Rocchi il macedone spara alle stelle di sinistro con tutta la porta spalancata. Ecco che accade quello che dicevamo: al 30', dopo metà primo tempo passato a subire l'iniziativa degli uomini di Rossi, la Juve trova con il colpo di testa di Mellberg il pareggio sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Prima disattenzione, tac, gol. Per lo più di Mellberg, una meteora juventina al primo centro in A che presto tutti avrebbero dimenticato. Tutto da rifare. Nel secondo tempo la Lazio perde distanze e fiducia, i bianconeri salgono in cattedra: ci provano Sissoko, Marchionni e Nedved, è attento Carrizo. Zarate dà la scossa alla sua maniera, con una fiammata che lascia tutti dietro e un destro che per poco non trova la porta. L'occasione più grande però ce l'ha Legrottaglie che dalla distanza colpisce il palo. Negli ultimi minuti la Lazio mette in moto il tridente: Pandev per Rocchi, sguardo sul palo lungo dove c'è Foggia (entrato per Zarate) che per un soffio non chiude in spaccata l'azione. Finisce 1-1 e il solito amaro in bocca per una partita che poteva essere portata a casa.

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