Lazio, Zille (DAZN): "Punto su Marcos Antonio. Attenzione all'Inter. Patric e Romagnoli..."

Dal ritiro sotto le Tre Cime di Lavaredo all'inizio della Serie A, la Lazio è ripartita con entusiasmo. La campagna acquisti è la matrice di un discorso e di una progettazione iniziata lo scorso anno. Il mercato ha aperto le porte ad una nuova Lazio che vorrà essere più protagonista non solo in campionato, ma soprattutto in Europa. Ce l'ha confermato Federica Zille, giornalista e bordocampista di DAZN, ai nostri microfoni in esclusiva. "Sono stata ad Auronzo di Cadore solo un giorno - afferma - che però è stato molto utile a capire il gruppo come stesse. In quel momento lì, la Lazio era a metà della preparazione e si parlava di una squadra un po’ sfilacciata, alcuni giocatori poco contenti di rimanere, di un Milinkovic un po’ a muso duro. Infatti dopo aver visto il nostro speciale ‘Inside Lazio’, le immagini in palestra di Sergej, sia in riscaldamento che in allenamento, ho visto che molti tifosi hanno commentato ‘ah vedete che faccia ha, non ha una faccia di uno che vuole andare via’. E’ un giocatore contento, partecipe che fa parte del gruppo, questa è la stessa impressione che ho avuto anch’io, che non ci fossero tutte queste tensioni. E’ pur vero che a qualche giorno di distanza, la tensione è uscita su un altro giocatore, Acerbi. Quella è una tensione che tutt’ora in qualche modo persiste visto che è un oggetto di mercato. Forse era lui l’elemento un po’ più fuori dal futuro della Lazio e lo rimarrà fino all’ultimo giorno di calciomercato”.
SQUADRA - “Tutti gli altri li ho visti molto carichi, è un gruppo molto più determinato. Sia Patric che Pedro, senza che gli venisse fatta la domanda hanno subito detto che ‘rispetto all’anno scorso, in coppa vogliamo andare avanti ed essere più protagonisti. Non vogliamo sprecare un’opportunità come col Porto’. Alla Lazio lo scorso anno non c’è stata la cattiveria di essere protagonisti in Europa. Abbiamo parlato con Patric che ci ha raccontato di una squadra che ha avuto qualche difficoltà nella passata stagione a entrare nella testa, nelle idee di Sarri ma che pian piano ha capito e che quest’anno ha tutta un’altra consapevolezza. Quando ho visto Romagnoli era il primo giorno di allenamento per lui ad Auronzo, era molto entusiasta”.
MERCATO LAZIO - “Secondo me è stato bravo Sarri a dire che è stata una campagna d’investimento per il futuro e non per avere qualche giocatore, come Vecino, subito pronto da mandare in campo. Non c’è stato un vero e proprio ricambio su dei titolari. Questo l’abbiamo visto nelle prime giornate eccetto il discorso portiere, che per forza doveva essere nuovo. Sarri ha voluto confermare il gruppo che era quello del suo primo anno alla Lazio”.
GIOCATORE SU CUI PUNTARE - “C’è molta curiosità di vedere Marcos Antonio in campo, un po’ perché Pedro ne ha parlato benissimo, sia per come si pone in campo, per i movimenti, per la visione di gioco. Penso che sia questa la curiosità e anche il giocatore su cui punterei, proprio perché è un ruolo delicatissimo del campo che è stato blindato da Lucas Leiva per tanti anni. Lì il ricambio potrebbe essere un po’ delicato. Sappiamo quanto quel ruolo sia centrale per Sarri che di Jorginho ne ha fatto di un giocatore totalmente diverso. Quando era al Napoli, l’ha lanciato e l’ha fatto diventare un giocatore di calibro europeo. Dunque può crescere tantissimo un giocatore giovane con Sarri in quel ruolo lì. Cataldi è ovviamente un’ottima alternativa e quando il tecnico vuole andare sul sicuro, sul leader, sceglie ancora Cataldi”.
CENTROCAMPO – “Passaggio contro il Torino dalla fisicità alla qualità in regia? Questo ti rende l’idea di una possibilità di scelta, di opzioni che può avere Sarri. Tutto questo perché se in passato doveva giocare contro il Torino, ossia contro una squadra fisica, o contro il Sassuolo, quindi contro una squadra più di palleggio e talentuosa, quei giocatori aveva e quelli doveva mandare in campo. Oggi ha delle alternative per poter giocare le partite anche un po’ sull’avversario, questo è a favore della Lazio. Per anni ne abbiamo parlato come una squadra che avesse poche alternative e una panchina corta. Adesso anche a centrocampo riesce ad avere un po’ più di scelta. Se vuole una mezz’ala fisica ha Vecino, Basic, mentre se ne vuole una di maggiore qualità c’è comunque ancora Luis Alberto. L’unico imprescindibile è Milinkovic per quanto riguarda il centrocampo”.
PATRIC – ROMAGNOLI - “Patric e Romagnoli forse non era la coppia che ci aspettavamo prima della stagione. Con l’arrivo di Casale il duo titolare si pensava potesse essere un altro. Patric ha avuto una crescita molto evidente con Sarri, questo è molto bello. Romagnoli è appena arrivato, sicuramente è molto forte ma quando si tratta della coppia dei due centrali difensivi bisogna conoscersi sempre bene perché i movimenti devono essere sempre calibrati e in sintonia. Quando esce uno, l’altro deve rimanere e viceversa. Ci vuole un pochino per far entrare questi tipi di meccanismi anche perché hanno degli esterni che tendono a spingere molto rispetto a quello che in passato era abituato Romagnoli. Patric e Alessio devono fare maggiore attenzione in fase difensiva e farsi più aiutare dal mediano davanti alla difesa, in questo caso da Cataldi. Per Romagnoli cambia molto la difesa a quattro nonostante rimanga rispetto a cui era abituato il Milan, però è totalmente diverso per quanto riguarda l’impostazione del gioco. Sia lui che Patric devono appoggiarsi un po’ di più al centrocampista e far meno riferimento sugli esterni”.
LAZIO – INTER – “Come tutti gli anni mi aspetto una partita senza pronostico, sono sempre partite molto belle e combattute. Sono entrambe due squadre a cui piace molto giocare a calcio ma abbinano una certa fisicità. Non è solo qualità. Per l’Inter sarà il primo test di un certo livello perché ha giocato contro il Lecce, contro lo Spezia. Contro la squadra neopromossa non ha giocato senza difficoltà. Con la Lazio dovranno anche loro sfoderare la prestazione per capire a che punto siano anche perché dopo avranno il derby. Stessa cosa vale per la Lazio perché se la prima giornata va presa con le pinze, l’espulsione ha un po’ sballato tutti i valori in campo, nella seconda partita le difficoltà sono uscite anche se è stata una prestazione in crescendo. Adesso contro l’Inter devono capire anche loro a che punto sia l’amalgama, se è il momento di inserire i nuovi. Per la Lazio sarà una partita contro la squadra più forte sulla carta del campionato. Sarà un bel test, la difesa dell’Inter è la più forte, quindi per Immobile che è ripartito alla grande sarà già il primo crash test. Vale anche per la difesa biancoceleste perché non c’ è un attacco con un potenziale più alto di quello formato da Lautaro, Lukaku e i ricambi non sono da meno. Correa ha già dimostrato che quando chiamato in causa risponde presente, stessa cosa vale per Dzeko”.
CAMPIONATO – “Le prime giornate hanno mostrato un Napoli molto brillante che ha già saputo mettere dentro degli acquisti che hanno subito brillato. Kvaratskhelia sta già facendo molto bene e non sta facendo rimpiangere soprattutto un grande come Insigne. Il mercato del Napoli ha già dimostrato di aver funzionato, lo metto in zona Champions League e con ambizioni da titolo. Stessa cosa però posso dirla per l’Inter che rispetto allo scorso anno si è rinforzato, con Lukaku ti rinforzi. Il Milan deve confermarsi però non ha cambiato così tanto da poter ipotizzare che esca zona Champions. La Juventus mi mette in crisi, non saprei proprio dove poterla collocare. I nuovi acquisti per via degli infortuni si sono visti poco, solo Di Maria che è un grande, ma si è già fatto male. Al momento mi sembra una squadra senza idee, è una mina vagante perché non saprei cos’aspettarmi dal suo campionato. Per l’altro posto in Champions se la giocano la Lazio e la Roma. I giallorossi hanno fatto un mercato bello, il problema è che è stato rovinato dagli infortuni. Wijnaldum averlo perso è una bella botta anche a livello psicologico. La qualità di Dybala la conoscono tutti ma deve inserirsi e trovare un equilibrio di squadra. C’è anche la variabile coppe che è molto incidente, per me la Juventus si giocherà un posto con le due romane”.