PAGELLE Sassuolo - Lazio: Pedro aveva dato tutto, Felipe perché? Acerbi si scopre

STRAKOSHA 6: Straimpegnato, strareattivo nel primo tempo: non si fa sorprendere sulla girata di Scamacca, poco dopo gli dice no deviando sul palo in tuffo. La stessa sorte tocca a Frattesi. Nella ripresa però si arrende a Berardi e Raspadori: sul secondo poteva fare sicuramente qualcosa di più.
HYSAJ 6: Al 6’ ha il merito di trovarsi nel posto giusto nel momento giusto: pressione alta, palla giocata subito per Pedro, ne nasce il gol del vantaggio. A destra è sicuramente più a suo agio, i gol del Sassuolo arrivano dalla parte opposta.
Dal 78’ MURIQI 6,5: Col gioco a terra inesistente si rende utile con le sponde aeree. Fa espellere Ayhan.
LUIZ FELIPE 6: Ci giocano a battimuro fino all’intervallo. Respinge con coraggio e con ogni parte del corpo le conclusioni: di stinco, col piede e pure di faccia, tanto da rimanere tramortito sulla botta di Rogerio. Non è posizionato in modo perfetto in occasione delle due reti incassate, sul secondo però era rimasto da solo con Acerbi salito in attacco.
ACERBI 5: L’approccio è problematico, gli sfuggono un paio di volte in campo aperto. Una gara in cui non basta la solita generosità. Forse in alcuni frangenti è troppa e dovrebbe limitare i suoi compiti. L’esempio è sul timbro di Raspadori: si crea un buco dietro e non recupera in tempo sull’attaccante perché poco prima si era spinto fino a vicino Immobile per andare in pressing. Precedentemente non era riuscito a contestare il tiro di Berardi.
MARUSIC 5,5: Ha il compito più complicato e l’avversario più forte da fronteggiare. Due volte Berardi rientra sul mancino, sul primo lascia l’uomo ad Acerbi per evitare l’eventuale servizio alla sovrapposizione del terzino neroverde. La fase di spinta è spenta.
AKPA AKPRO 5: C’è tutto lui nell’azione dell’1-0: appoggio sbilenco, un errore tecnico a cui rimedia mettendo il gambone e creando i presupposti per sfondare sulla destra. Corre e ringhia, a volte pure sui compagni, come quando si scontra con Pedro e permette al Sassuolo di distendersi senza opposizione. Alcuni limiti purtroppo sono evidenti.
Dal 71’ A. ANDERSON 6: Ci mette voglia e determinazione, guadagna qualche fallo e non sfigura.
CATALDI 6: Gara intelligente e ben giocata tecnicamente, poi crolla con tutto il resto della squadra. Fino all’intervallo il pallone non gli era scottato tra i piedi nonostante la marcatura quasi a uomo di Raspadori. Poi la Lazio intera smette di girare e anche lui va in difficoltà.
Dal 78’ LEIVA 5,5: Sembra non esserci proprio sulle gambe.
BASIC 6: Gara dalle due facce, di sostanza nel primo tempo, da desaparecido nella ripresa. Che però aveva riacceso all’improvviso con un bolide su punizione: sfigato al massimo, colpisce l’incrocio, sarebbe stata una prodezza di potenza e precisione.
PEDRO 7: Peccato, l’infortunio non ci voleva a prescindere, figuriamoci con ai box già Milinkovic (squalificato) e Luis Alberto (acciaccato). Esce all’intervallo, nei 45 minuti a disposizione si sacrifica senza dover rinunciare alle ispirazioni offensive: suo l’assist per Zaccagni, sue le rincorse fino all’area di rigore della Lazio. Mentalità super.
Dal 46’ FELIPE ANDERSON 5: Svogliato al massimo. Ci risiamo: così è un talento totalmente sprecato. Entra all’intervallo, non si mangia il campo, ma viene mangiato. Giù di corda. Il gesto più prezioso è un ripiegamento che salva il vantaggio, il che è tutto dire.
IMMOBILE 5,5: Fugge alle spalle della difesa, viene assistito nella prima frazione, poi diventa lui contro tutti e forse si incaponisce troppo cercando il tiro anche da posizione impossible. Stringe i denti da più di una settimana, difficile criticarlo anche nelle partite meno convincenti.
ZACCAGNI 7: Ha scelto il Sassuolo come vittima-bis per la prima rete in biancoceleste. A inizio campionato, quando era ancora al Verona, gli aveva già rifilato una doppietta. Era in un momento top di condizione e fiducia, si stava riprendendo con gli interessi i giorni persi a inizio campionato per problemi fisici, poi eccolo qui, un altro colpo che lo costringe al cambio. Sfortunato al massimo.
Dal 65’ LAZZZARI 5,5: Parte alto a destra nel tridente, poi retrocede a terzino. La prestazione è opaca a prescindere dalla posizione.
ALL. SARRI 5: Un altro ko in trasferta, a Genova era stata un’illusione, con il Sassuolo la Lazio perde anche se va avanti nelle fasi iniziali di match. Alla lunga il Sassuolo merita la vittoria, la squadra è passiva e gestisce come peggio può il gol siglato da Zaccagni.
Pubblicato il 12/12 alle ore 20:06