Carnevali sugli allenamenti: "La situazione è drammatica, dov'è la lealtà sportiva?"

La Lazio non si allena. Sarebbe già dovuta scendere in campo, in realtà, ma nella giornata di ieri la società è tornata sui propri passi rinviando la ripresa a Formello a data da destinarsi. Ma sono stati giorni di fuoco: Lotito (e De Laurentiis) contro tutti. Il fronte del "no" agli allenamenti si è fatto sentire, tacciando la società biancoceleste di "furbizia" (Urbano Cairo, ndr) e di "pensare ai propri interessi" (Andrea Agnelli, ndr). Intervenuto a TeleLombardia, il ds del Sassuolo, Giovanni Carnevali, ha rincarato la dose: "Riprendere gli allenamenti? Molte persone parlavano in modo irresponsabile, in una situazione drammatica come quella di adesso non si può pensare di far svolgere allenamenti ai ragazzi. Sono rimasto allibito, alcuni si giustificavano dicendo che non ci fosse l'obbligo di non allenarsi".
SULLE ASSEMBLEE DI LEGA - "Le assemblee non sono mai semplici, ci sono 20 presidenti con posizioni differenti e questo non facilita il lavoro e il buon risultato di quello che si vorrebbe portare al termine. Deve esserci una regolarità del campionato nel momento in cui si riesce a ripartire, si parla tanto di quando iniziano gli allenamenti e mi piacerebbe che tutti ripartirebbero dallo stesso giorno. Deve esserci una lealtà sportiva, non è giusto che uno inizi una settimana o dieci giorni prima di un altro perché c'è chi può farlo e chi non può. Poi a me piacerebbe che il campionato proseguisse anche oltre giugno, ma fare oggi programmi è molto difficile. Dobbiamo pensare alle varie soluzioni dandoci anche dei tempi. Sarebbe bello chiudere questo benedetto campionato".
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