Coronavirus, l'Italia si avvicina alla fase 2: ecco cosa cambierà

Ecco quali saranno le novità, relative a trasporti, lavoro e tempo libero, dopo l'alleggerimento delle misure di restrizione attuate per il Coronavirus.
21.04.2020 16:50 di  Elena Bravetti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Coronavirus, l'Italia si avvicina alla fase 2: ecco cosa cambierà

Dopo quasi due mesi di quarantena per l'emergenza Covid-19, l'Italia si avvicina alla fase 2. I numeri indicano che la situazione sia meno grave rispetto a qualche settimana fa, dunque si inizierebbe a pensare a un alleggerimento delle misure restrittive. Cantieri ed edilizia potrebbero addirittura anticipare l'apertura al 27 aprile, poiché "hanno un rischio basso o medio-basso di contagio". Nei primi giorni della prossima settimana, il premier Conte potrebbe varare un nuovo DPCM con il quale regolare le riaperture dopo il 4 maggio, che riguarderanno con tutta probabilità anche banche, attività finanziare e assicurazioni. 

LAVORO - Prima di tornare a lavoro sarà necessario misurare la temperatura a tutti i dipendenti tramite termo-scanner: chi avrà più di 37,5, sarà rimandato a casa, così come quelli che hanno tosse. Negli uffici delle regioni rosse, poi, tutto il personale sarà sottoposto a tamponi prima di poter accedere nuovamente al posto di lavoro. Avverrà una rimodulazione degli spazi all'interno degli uffici, con l'introduzione di pannelli in plexiglass in caso di ambienti in cui operano più persone contemporaneamente. Per gli spazi comuni, comprese mense e punti di ristoro, dovrebbe essere prevista una ventilazione continua degli ambienti. Scontata l'entrata e l'uscita dei lavoratori a orari scaglionati e, dove possibile, con porte dedicate. Ridotte le trasferte e sospese di riunioni in presenza. L'accesso dei fornitori, infine, dovrebbe secondo modalità, percorsi e tempistiche definite. 

TRASPORTI - Essenziale evitare aggregazioni sociali anche relativamente agli spostamenti per raggiungere il posto di lavoro e rientrare a casa, con particolare attenzione all'utilizzo del trasporto pubblico. È più necessaria che mai un'azione per combattere questo rischio tramite misure organizzative dedicate, allo scopo di disciplinare l'uso dei mezzi pubblici e incentivare l'uso di altre forme di trasporto, tra cui i mezzi privari. In ogni caso, all'interno di autobus e metropolitane è raccomandabile, oltre al distanziamento sociale, l'uso di mascherine per tutti gli occupati. 

TEMPO LIBERO - Per poter tornare a frequentare bar e ristoranti, bisognerà attendere che i locali siano messi in sicurezza. Nella prima fase si privilegerà il cibo da asporto, per poi concedere la riapertura con mascherine e guanti per il personale e il mantenimento delle distante sia dentro che fuori. Non si esclude l'installazione di veri e propri divisori tra tavoli. Si potrà passeggiare anche lontano da casa ma da soli, massimo in due se non si tratta di conviventi e mantenendo la distanza. Mascherine e guanti anche per spostarsi a casa di familiari quando non si può stare a un metro di distanza gli uni dagli altri. Rimane, dunque, il divieto di assembramento, sia al chiuso che all'aperto. 

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