Lazio, Ballardini: "Sbagliai a condividere la strategia della dirigenza, dovevo dimettermi"

Intervenuto ai microfoni di Radiosei, Davide Ballardini è tornato a parolare dell'esperienza vissuta da allenatore tra le fila della Lazio: "Alla Lazio, nella mia gestione, De Silvestri, Ledesma e Pandev non erano tra gli utilizzabili. Quella situazione andava bene finché il mercato era aperto, si pensava che loro andassero a giocare e la cosa si sarebbe normalizzata. Dopo il mercato le cose sono rimaste le stesse e da quel momento sono iniziati i problemi. Finché le cose erano regolari, avevamo vinto tutte le partite di campionato e anche la Supercoppa, nonostante quel gruppo non fosse poi così competitivo. Credo di aver fatto un errore grave nel condividere quella strategia che prevedeva che i giocatori che non volevano rinnovare il contratto, venissero messi fuori squadra. I primi di settembre dissi che avevamo due possibilità, o mi dimetto o andiamo avanti cercando di salvare la pelle. Ho sbagliato, dovevo dimettermi".
IL RAPPORTO CON LOTITO - "Non accetterò mai più un compromesso nel genere, non è mai più successo. Ero onorato di guidare una così importante società. Rapporto con Lotito? Con il presidente della Lazio ho avuto sempre un buon rapporto, non si è mai intromesso nella formazione se non in quell'aspetto che vi ho detto. Fino alla fine di agosto avevamo fatto cose straordinarie. Avevo dato la mia parola che non avrei mai utilizzato questi giocatori, e l'ho rispettata. Disposto a tornare alla Lazio? Se Simone scegliesse di andare al Real Madrid, io in questa Lazio ci verrei in ginocchio".
INZAGHI COME FERGUSON - "Grazie alle capacità di Simone ma soprattutto grazie alla società che gli permette di esprimersi al meglio. Inzaghi è certamente sostenuto con serietà e competenza da una dirigenza che oggi è da prendere come esempio. Pronto per il salto? Non lo so, nella Lazio ha trovato tutto. Avere tutti questi buoni requisiti da un'altra parte, non lo so. Quanto è cambiata la Lazio dai miei tempi a oggi? L'anno dopo che io sono stato a Roma, dieci o dodici giocatori sono andati via. Questa squadra mi piace molto, scelgono giocatori di spessore, di grande forza e personalità. Tutti sono molto motivati. Non credo abbiano una rosa così ampia come avevano in passato, credo che quella attuale sia giusta. È tutto un altro mondo rispetto a dieci anni fa. Quando gioco contro la Lazio, vedo una squadra che può competere a livello europeo con tutte le squadre. Complimenti alla società e a chi sceglie i giocatori".
Immobile, in arrivo l'esito dell'ultimo tampone: Ciro in campo per Italia - Polonia?
Fiorentina, la Procura Federale apre un'indagine per rottura bolla