Lazio, Pizzul: "La Coppa delle Coppe un piacevole ricordo. E dopo Roma - Liverpool..."

È una delle voci iconiche nella storia della telecronaca in Italia. Per trent’anni, dietro il microfono della Rai, Bruno Pizzul ha commentato tra il 1986 e il 2002 le partite della Nazionale, comprese le notti magiche di Italia ’90. Ma i tifosi della Lazio lo legano soprattutto al successo in Coppa delle Coppe sul Mallorca. Intervenuto sulle frequenze di Lazio Style Radio 89.3, Pizzul è partito dall’attualità: “La stagione della Lazio è positiva vista la conquista della Coppa Italia e la qualificazione in Europa League, in linea coi programmi della vigilia. Con alti e bassi la squadra ha sciorinato un gioco di qualità superiore. Inzaghino ha fatto bene e credo che una decisione arriverà a breve. A Milano parlano di un suo arrivo e di un interesse biancoceleste per Gattuso che ha lavorato bene pur non riportando il Milan dove sperava”. Al centro delle voci di mercato anche Milinkovic: “Ha avuto un finale degno della sua grande classe. Non era stato brillantissimo dopo un’annata straordinaria. E’ appetito da grandi squadre e se arriverà l’offerta giusta… A me piace molto anche Correa che è un ‘cavallino’ di primissimo livello”.
LA COPPA DELLE COPPE - “Sono sempre ricordi piacevoli quando una squadra italiana primeggia in campo internazionale, c’è una soddisfazione generale anche tra i giornalisti che la seguono. La Lazio vinse abbastanza agevolmente. Il gol di Vieri fu straordinario, sembrava appeso a un gancio immaginario. La partita fu intensa, ma la Lazio diede sempre la sensazione di potercela fare. Nedved l’avevamo imparato a conoscere all’Europeo, ci aveva suscitato grandi impressioni. Facemmo anche una sfida tra giornalisti italiani e inglesi, negli spogliatoi ci ritrovammo le calze tagliate. Dissero che fu qualche giocatore della squadra locale, dell’Aston Villa”. Al suo fianco, come commentatore tecnico, c’era Fabio Capello: “È un caro amico: veniva a fare il commentatore, ma era uno degli allenatori con più mercato. C’era anche l’ipotesi di arrivare alla Lazio di Cragnotti che rastrellava quanto di meglio c’era sul mercato. Era molto diverso da Eriksson. Capello tornò anche alla Juventus dopo averne parlato male, era un tipo particolare”.
ROMA - LIVERPOOL - Il 30 maggio del 1984 Pizzul commentò anche la sconfitta della Roma nella finale di Champions contro il Liverpool: “Ricordo quella sera che si concluse in modo molto negativo per la Roma. Fuori lo stadio fui imbrancato da un gruppo di tifosi della Lazio che vollero festeggiare con me tutta la notte. La dialettica tra romanisti e laziali è incredibile, in casa giallorossa le cose tra l’altro ora non stanno andando benissimo”.
BRUNO PIZZUL, GLI ESORDI - “Ricordo il dispiacere di Italia ’90, ero convinto vincessimo il Mondiale. Ricordo con particolare piacere invece le prime partite di Messico ’70, mi sono ritrovato a fare il telecronista in modo casuale. Quando da giovane giocavo a calcio avevo maturato antipatia per i giornalisti sportivi che non erano teneri quando scrivevano di me. Partecipai a un concorso alla Rai e dal giorno al domani mi mandarono in Messico. Fu un’avventura straordinaria, ricordo con grande emozione quei lontani esordi. La gara tra Germania e Inghilterra, rivincita della finale di quattro anni prima, fu una partita di straordinaria bellezza”.