Lazio, Wilson: "Girone di Champions praticamente superato. Maradona? Chi è senza peccato scagli la prima pietra"

Torna stasera in televisione Pino Wilson, come sempre con Football Crazy su GoldTv insieme a Elisa Di Iorio. Lo storico capitano della Lazio del '74 è intervenuto in esclusiva ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it, per fotografare il momento vissuto dalla squadra di Inzaghi dopo la bella vittoria contro lo Zenit e per commentare la recente scomparsa di Diego Armando Maradona: "Maradona è stato tra i due più grandi giocatori del mondo, c'è una generazione precedente che tiene in considerazione anche Pelé. Quando hai davanti a te due talenti simili fai fatica a esprimere un giudizio univoco, lui probabilmente aveva una genialità e un talento più istintivo: ogni giocata sembrava di una facilità unica nonostante fosse difficilissima. Un'icona del calcio mondiale, con lui se ne va un pezzo di storia fatto di talento, spessore e capacità come giocatore. Mi dispiace che nonostante fosse forte di carattere sia stato probabilmente anche fragile, una doppia veste di Maradona: un uomo che ha tanto spessore ma che si è perso in qualche vicissitudine a causa della sua fragilità. Maradona era però uno che parlava con capi di Stato come Fidel Castro, anti imperialista per antonomasia, e lui gli si presentò davanti come personaggio di primissimo piano a livello mondiale. Quando ho avuto la notizia sono stato colto da molta tristezza nonostante non l'abbia mai conosciuto, qualcosa scatta nell'animo umano quando una personalità del genere se ne va. La gente dimentica quello che fanno queste persone in vita, io da buon cattolico dico: scagli la prima pietra chi è senza peccato. Le polemiche fanno male in un momento così particolare".
CAMPO - "Ormai mi ripeto, la Lazio ha identità di gioco e consapevolezza di non essere inferiore a nessuno, anche caratterialmente. Questo porta risultati anche con le defezioni, vedi l'assenza di Milinkovic con lo Zenit. Io credo che il turno in Champions League sia praticamente già superato, poi in questo gioco può succedere di tutto ma razionalmente mi sento di dire che la qualificazione è praticamente certa. In campionato ci sono due partite di ritardo sulla vetta ma è una distanza che non mi impressiona perché la squadra è in salute e ha fatto uno scatto di mentalità, i risultati arrivano anche quando non ci sono i titolari. Un momento felice al di là di polemiche che non riguardano il campo di calcio".
PERUZZI - "Da quando ci sono io non ci siamo fatti mai mancare niente a livello di polemiche. In questo caso parliamo di personaggi di spessore, Lotito da una parte e Peruzzi dall'altra che è un'icona del calcio non solo laziale ma mondiale. Ci sta che ogni tanto due personalità così forti si prendano, l'importante è che poi si riduca tutto ai minimi termini e mi auguro che Peruzzi possa rientrare in poco tempo e dare una mano come ha fatto negli ultimi anni".