Milan, Pioli: "La Lazio ci ha messo in difficoltà, ma i miei sono dei leoni"

Un Pioli giustamente euforico quello che al termine della gara si presenta ai microfoni di Dazn. Queste le parole del tecnico dopo la vittoria del Milan che si è imposta sulla Lazio per 1-2: “Sono felice per i nostri tifosi che hanno dimostrato di essere fantastici. I miei giocatori sono dei leoni, stanno dimostrando di essere molto forti. Mancano quattro giornate e proveremo a vincerle tutte, i miei giocatori sono troppo forti.
Abbiamo impattato male la gara, subito un gol brutto per le qualità che abbiamo ma poi siamo stati in partita, ci siamo rimpastati. La Lazio ci ha messo in difficoltà è una grande squadra con giocatori forti e un ottimo allenatore. Il difficile era riprenderla, l’abbiamo fatto prima con la testa e poi con il risultato. Siamo stati bravi a crederci fino alla fine. Per noi questo è un passo in avanti molto grande".
Il tecnico rossonero ha commentato la gara dell'Olimpico anche in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni: “Sono orgoglioso dei miei giocatori. Era difficile e abbiamo avuto un approccio inaspettato contro una squadra di qualità. Siamo stati bravi, lucidi, attenti e vogliosi di vincere una partita importante. È un risultato pesante ma da qui alla fine saranno tutte così. Dobbiamo viverle tutte con questa. Hai ragazzi ho detto che sono dei leoni. Il leone non è il più intelligente, non è il più veloce e nemmeno il più grande della Savana ma sa che deve mangiare. Tutte le mattine si sveglia con la fame di mangiare. E noi ci dobbiamo svegliare con la stessa fame.
Stiamo vivendo emozioni forti e abbiamo l’onore di condividerle con i tifosi. Oggi ci hanno incitato con grande calore. Quando vinci partite così è giusto festeggiare tutti insiemi. Quello che conta sarà la prossima gara. La nostra strada l’abbiamo costruita partita dopo partita. La cosa più importante sarà la mentalità. Sia noi che l’Inter saremo motivati allo stesso modo per vincere lo Scudetto. Ibra? Può essere un fattore. Ha una volontà e una fame indomita. Non può far altro che aiutarci”.