Pedro Troglio: "Avremmo dovuto fermarci subito, dimentichiamoci del calcio"
Gli sono bastate due stagioni e 41 presenze per restare indelebilmente impresso nella memoria e nelle voci dei tifosi della Lazio. Pedro Troglio oggi vive in Honduras, dove allena l'Olimpia, o meglio allenava. Come in tutto il mondo (fatta eccezione per pochissimi campionati, come in Bielorussia), anche la Liga Nacional honduregna si è fermata. La squadra di Troglio era stabile al terzo posto, ma ora poco conta. Intervenuto ai microfoni de El Litoral, l'ex biancoceleste ha parlato dell'emergenza coronavirus: "Il calcio avrebbe dovuto fermarsi ovunque nel momento in cui hanno sospeso i campionati in Europa. Non continuare un'altra settimana. Ora dobbiamo aspettare il momento giusto in cui il mondo tornerà alla normalità: fino a quel momento, dimentichiamoci del calcio. In Honduras siamo nella seconda settimana del coprifuoco. Qui è tutto chiuso, i supermercati aprono una volta alla settimana". La figlia di Pedro Troglio vive in Italia, e ha i sintomi del Covid-19: “La situazione è difficile per tutti. Lei e il suo ragazzo hanno alcuni sintomi, ma sono ben curati. Quando vedi che non puoi andare a seppellire un parente o visitarlo in clinica, ti accorgi della grandezza degli eventi. Ricostruire l'Italia sarà molto difficile. Ma tutti devono cambiare. Dovremo cambiare abitudini".
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