Politica / Dj Fabo, la Consulta: "Non sempre punibile aiuto al suicidio"

Storica sentenza della Consulta sul caso di Marco Cappato, che accompagnò dj Fabo in Svizzera: "Non è sempre punibile l'aiuto al suicidio"
26.09.2019 10:30 di  Redazione Cronaca - LLSN   vedi letture
Politica / Dj Fabo, la Consulta: "Non sempre punibile aiuto al suicidio"

"Non è sempre punibile chi aiuta al suicidio", questa è la decisione dei giudici della Corte Costituzionale. La sentenza è relativa al caso di Marco Cappato, dell'associazione Luca Coscioni, che rischiava fino a dodici anni di carcere per aver accompagnato Fabiano Antoniani (Dj Fabo), quarantenne milanese tetraplegico, in Svizzera a morire. Dopo un incidente stradale dj Fabo considerava il suo corpo come una prigione, essendo completamente cieco e chiedendo da anni di poter morire. La reazione di Cappato è immediata: "Da oggi tutti più liberi,  anche quelli che non sono d'accordo".

LA SENTENZA - "È non punibile, a determinate condizioni, chi agevola l'esecuzione del proposito di suicidio, autonomamente e liberamente formatosi, di un paziente tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetto da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche e psicologiche che egli reputa intollerabili ma pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli". Dopo questa sentenza il parlamento dovrà in qualche modo legiferare in materia. L'associazione medici anestesisti cattolici, che raccoglie 4000 iscritti, ha infatti dichiarato in anticipo che si appelleranno all'obiezione di coscienza, si rifiuteranno di seguire le indicazioni di chi non ce la fa più.