Sconcerti: "La Lega Calcio non conta nulla. Il vero problema è la prossima stagione"

Una presa di posizione forte, quella di Mario Sconcerti. Il noto giornalista sportivo si è scagliato contro la Lega Serie A, intenta a guardare il dito e non la luna. "Il vero problema è la prossima stagione", dice Sconcerti. Ecco le sue parole a TMW Radio: "La Francia non è mai un caso isolato, è una delle nazioni più importanti e influenti del mondo. Quando si parla di sport professionistici in questo periodo, in Francia, si parla soprattutto del Tour, per loro è fondamentale. La decisione di dichiarare conclusa la Ligue 1 è importantissima, non potrà non avere conseguenze su altri paesi. Il problema non possono essere dieci o dodici giornate di campionato. Che differenza c'è tra queste e le 380 partite del prossimo campionato? Che condizioni troveremo in autunno e in inverno? Se noi non giocassimo per concludere il campionato scorso non succederebbe niente, forse fallirebbero uno o due società e sarebbero affari loro. Andrebbero in Serie B, non sarebbero cancellate. Nella prossima stagione non sono previsti miglioramenti, ma che si conviva con il virus. E se la per caso la prossima stagione dovesse essere inficiata, morirebbe l'intero mondo del calcio. E sarebbe anche la fine dei giornalisti, delle società ma anche di chi fa i palloni da gioco, le scarpe... Noi invece stiamo a pensare a come fare a riprendere e se era più giusto il 4 o il 18 maggio. Il vero problema non è questa ma la prossima stagione. E sappiamo già che sarà uguale a adesso, perché contro il virus non abbiamo fatto altro che chiuderci in casa. Però non si è capito che noi stiamo scambiando dei miglioramenti per una guarigione. Quando sento parlare del futuro di Chiesa alla Fiorentina, se resta o se ne va, mi vien da ridere. Dove va a giocare, per chi? In quali stadi?".
SULLO SCONTRO SPADAFORA-LEGA - "Spadafora ha una paura boia di prendere una decisione, siamo noi che ci leghiamo a certi personaggi. Ma quando mai è esistita una Lega Calcio? Non è un'istituzione, sono venti presidenti che fanno ciascuno il proprio interesse. In più c'è un signore eletto da loro che fa il basso cabotaggio, fa da manager. Spadafora andrà cauto, perché ha responsabilità pubbliche, opposte a quella della Lega. Siamo noi che diamo importanza a queste cose perché non sappiamo cosa scrivere. Una decisione della Lega non è mai contata in questi ultimi tempi, e poi non rappresenta nessuno. Non è la Confindustria del calcio: loro regolano il paese, la Lega litiga e basta. Li lascerei parlare per conto loro, tanto decide il Governo".