Torino - Lazio, il precedente: Simeone-gol, come alla Juve nel 2000

Torino e Lazio hanno chiuso in anticipo le loro stagioni, la squadra di Inzaghi con una Coppa Italia in più in bacheca. Sarà tempo di esperimenti, molti giovani, ruoli rinnovati negli interpreti. In passato lo stadio Olimpico Grande Torino ha accolto match in bilico fino all’ultimo, come quello del 22 settembre 2002, risolto con un guizzo finale.
TORINO - LAZIO, EQUILIBRIO - Terza giornata di campionato, Mancini deve fare a meno di Pancaro, Liverani e Sorin, dentro allora Mihajlovic come centrale di difesa insieme a Stam e Manfredini esterno a centrocampo. In attacco Lopez e Corradi. Camolese risponde con la coppia Ferrante-Magallanes. Parte meglio la Lazio che dopo pochi minuti mette paura ai granata col colpo di testa di Corradi su spunto di Cesar. Al 19’ De Ascentis è costretto a lasciare il posto a Conticchio, un cambio che spinge i biancocelesti ad essere più offensivi. L’occasione più nitida ce l’ha Stankovic, la sua girata di testa lascia Bucci immobile ma colpisce il palo. Il monologo della Lazio non accenna ad interrompersi, sempre Cesar, tra i più attivi, crea scompiglio a sinistra. Il suo traversone pesca Lopez che al volo col mancino dà l’illusione del gol. Break del Torino, il tuffo “a pesce” di Ferrante non trova però la porta. Ma è la scintilla che accende la squadra di casa: Magallanes sfiora il vantaggio con una rasoiata micidiale che per poco non si infila alle spalle di Peruzzi per la disperazione di Camolese e di tutta la panchina granata. Alla fine del primo tempo è ancora 0-0.
LAZIO GOL, SIMEONE! - Nella ripresa girandola di cambi: entrano Castroman, Lucarelli, Inzaghi, Sommese e Giannichedda. Proprio Lucarelli si rende subito pericoloso, la sua potente conclusione trova Peruzzi ben piazzato. Come spesso accade la Lazio si rende insidiosa grazie ai calci da fermo di Mihajlovic: il pallone messo in area trova Lopez che spreca schiacciando di testa da due passi. Il difensore serbo si ripete, questa volta l’assist è per la capocciata di Inzaghi che esalta i riflessi di Bucci. La terza è quella buona: all’86’ il calcio d’angolo battuto da Mihajlovic cade sulla testa di Simeone, bravissimo ad inserirsi e a mettere in rete l’1-0 finale. Sembra la rete contro la Juventus l'anno dello Scudetto, il solito inserimento e l'incornata vincente. È festa Lazio.