Zaniolo, la mamma non ci sta: "Mio figlio sa difendersi da solo. I cori? Affatto simpatici"

LAZIO - ROMA - È proprio vero, il derby non finisce mai. A due giorni di distanza dalla stracittadina, Francesca Costa, mamma di Nicolò Zaniolo, centrocampista della Roma, è tornata sui cori "offensivi" all'indirizzo di suo figlio aventi come tema la stessa mamma. Dopo aver manifestato il proprio dissenso tramite i social, la signora Costa ha ribadito il concetto anche ai microfoni di Sport Mediaset: «Innanzitutto chi continua ad attaccarmi non ha capito il senso del mio post: io parlavo a mio figlio, e solo a lui; volevo sottolineare quanto avesse avuto le p…e, è stato il migliore in campo nonostante questi cori maleducati. Non lo sto certo difendendo, non ne avrebbe bisogno; ma volevo ringraziarlo, mi rende orgogliosa. Volevo dirgli che ha le spalle larghe e che penso che possa affrontare qualunque cosa se non si fa scalfire da migliaia di persone che insultano sua madre».
A TESTA ALTA - «Entrando in macchina, si è girato (Zaniolo, ndr) verso suo padre e gli ha chiesto: “Ma i cori alla mamma?”. Aveva la faccia di chi voleva dire “è stata tosta”, ma io gli ho detto subito che era stato bravo, che era come se non li avesse sentiti. Mi scrivono che quegli insulti sono partiti in risposta a un fallaccio fatto da Nicolò: mi limito a dire che c’erano arbitro e VAR a giudicare e che i cori li intonavano già nel pomeriggio a Ponte Milvio. Li chiamano sfottò, ma gli sfottò sono altri. Mi dicono: “Ci sono sempre stati”, ma non per questo sono giustificabili. Io uso molto l’ironia, e con mio marito ci abbiamo riso su. Ma non è certo simpatico, mi dispiaceva per mia figlia. Poi le abbiamo un po’ spiegato e… vabbè, pazienza. Ma un ragazzo di 20 anni che non si fa deconcentrare da una cosa così, per me resta un vanto».
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