LLSV Ritiro, Ep. 5 - Davide, Luca e la #CURVAMARIUS: "Noi ci speriamo"

Sono tante le storie legate alla Lazio. Il ritiro di Auronzo di Cadore è un'ottima occasione per raccontarne alcune: questa serie è dedicata a voi lettori.
17.07.2019 21:30 di Francesco Mattogno Twitter:    vedi letture
Fonte: Annalisa Cesaretti e Francesco Mattogno - Lalaziosiamonoi.it
LLSV Ritiro, Ep. 5 - Davide, Luca e la #CURVAMARIUS: "Noi ci speriamo"

Dodici anni. Sono tanti, è semplice farci l'abitudine e scordare quanto sia stato fatto di grande. Una simbiosi, quella tra la Lazio e Auronzo di Cadore, che ha trasformato il modo di vivere e intendere il calcio di un paese intero. Oltre a indirizzarne la simpatia verso i colori biancocelesti, ovviamente. Il caso di Davide e Luca, quindi, non deve destare troppo scalpore: entrambi nativi di Auronzo, avevano 5 anni quando la Lazio si è affacciata per la prima volta sotto le Tre Cime di Lavaredo. “Dopo 12 stagioni era impossibile non diventare laziali, siamo nati e cresciuti con la Lazio in casa”, dice Davide con l'accento di chi a Roma non ha mai nemmeno trascorso le vacanze. Ma non serve. Perché le due settimane di ritiro - che si susseguono consecutivamente da quanto basta per influenzare diverse generazioni di nuovi tifosi - sono intense, familiari, e il rapporto che si può instaurare con i calciatori biancocelesti supera ogni più romana aspettativa.

#CURVAMARIUS - È una consueta seduta mattutina di un consueto 17 luglio Auronziano per i ragazzi di Simone Inzaghi. La Lazio è spaccata in due tronconi, come sempre: mentre i giocatori di movimento sudano in campo, sotto la gradinata - definibile “Curva Nord” - i portieri fanno altrettanto agli ordini di Grigioni. Poi eccolo, lo striscione che attira la nostra attenzione: “#CURVAMARIUS”. In realtà, quello che sembrava uno striscione non era altro che il rudimentale tentativo di emularne uno con dei fogli A4, ma il risultato non cambia. Sono proprio Davide e Luca che, aiutati da qualche piccolo tifoso biancoceleste di passaggio, hanno voluto dare il proprio sostegno a uno dei 4 estremi difensori presenti in ritiro: Marius Adamonis.

UN RAPPORTO SPECIALE - La curiosità ha preso il sopravvento, e li abbiamo raggiunti: “È cominciato tutto l'anno scorso, eravamo fuori all'albergo della Lazio per fare delle foto con i giocatori e Adamonis è stato fin da subito il più disponibile”. Un amore a prima vista, dunque, che da quel momento porta Davide e Luca a sostenere la causa del lituano sugli spalti dello Zandegiacomo: “Abbiamo sempre cercato di stargli vicino, nonostante gli impegni scolastici. Ormai è da un anno che andiamo avanti con la #CURVAMARIUS e ci siamo tolti anche delle soddisfazioni: lui ci riconosce ed è contento del supporto che gli diamo”. Ma il tifo dei due ragazzi non si ferma qui, anzi. Su Instagram hanno creato la pagina “adamonis_officialfanpage”, seguita e riempita di mi piace dallo stesso portiere lituano - che li ha presi sotto la sua ala - e da quasi altri 300 follower. Purtroppo, però, i due non hanno mai avuto la possibilità di seguire il proprio idolo a Roma o a Caserta, dove Adamonis ha trascorso la passata stagione in prestito alla Casertana. Ma sono fiduciosi, avranno modo di rimediare. Anche perché la loro non è solo una simpatia che si limita all'extra-campo: “È un ragazzo dalle piene potenzialità, speriamo che possa restare alla Lazio”. In realtà, il futuro di Adamonis è un'incognita, ma una cosa è certa: che sia solo sui social, o anche sugli spalti dello Zandegiacomo per il tredicesimo anno consecutivo, Davide e Luca continueranno a sostenerlo dalla loro #CURVAMARIUS.

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