Lazio, assenze e stanchezza: Felipe riprende Deulofeu, a Udine è 1-1

Senza cinque titolari, stanca dopo le fatiche europee, la Lazio non coglie l’occasione offerta dai risultati delle altre e impatta sull’Udinese alla Dacia Arena. Partono malissimo i biancocelesti, approccio molle e vantaggio immediato di Deulofeu. La Lazio rischia pure di andare sotto di due, Makengo sbaglia da due passi, ma poi cresce e nel finale di primo tempo trova il pari con Felipe Anderson. Nella ripresa meglio la squadra di Sarri almeno fino al 70’, poi si fa sentire la stanchezza e l’Udinese ci crede, andando pure a un passo dal colpaccio con Molina nel finale. La Lazio resta a -4 dal quarto posto occupato dalla Juventus.
CI PENSA FELIPE - Pronti via e l’Udinese è già avanti con Deulofeu che sfrutta una sponda di Perez e di prima intenzione insacca con il destro. Ennesimo approccio da dimenticare dei biancocelesti, soprattutto in seguito a una gara infrasettimanale. Passivi e disattenti i giocatori di Sarri e troppo facile per i bianconeri andare in rete. Confusa la reazione laziale, senza spunti particolari, come se i biancocelesti fossero rimasti a Oporto e al 16’ Makengo si divora la palla del raddoppio dopo un altro spunto di Deulofeu: cross basso del catalano e il centrocampista di Cioffi a due passi dalla linea di porta manda alto. Non bastasse il risultato, altra tegola per la Lazio che perde Pedro per un infortunio alla caviglia, al suo posto entra Cabral e proprio l’ex Sporting ha una chance alla mezzora, ma il suo tiro da buona posizione è sbilenco. Segnali di risveglio importanti da parte della Lazio che alla mezzora sfrutta l’inserimento di Felipe Anderson sulla destra, cross basso al centro per Cabral che viene anticipato alla disperata da Pablo Marì che in spaccata è fortunato anche a evitare l’autogol. Nel finale di tempo, la Lazio cresce tanto e guadagna terreno, soprattutto sulla corsia di destra, grazie all’intesa tra Milinkovic e Felipe Anderson. Il brasiliano scappa a Molina e Perez è costretto al fallo per fermarlo. Punizione da destra per la Lazio, di cui s’incarica Cataldi che trova la spizzata di Zaccagni e sul secondo palo è proprio Anderson a ribadire in rete a porta sguarnita. Vitale il gol per la squadra capitolina in chiusura di prima frazione.
INTENSITÀ E STANCHEZZA - La ripresa si apre senza cambi da una parte e dall’altra, confermati i ventidue che avevano chiuso il primo tempo. Subito occasione per la Lazio, ancora Milinkovic per Anderson che sfrutta lo scivolone di Perez e s’invola sulla destra, palla al centro per Cabral che, però calcia male con il destro e manda al lato. Peccato. Risposta Udinese con un cross basso su cui è bravo Strakosha a smanacciare. Col passare dei minuti la partita si fa intensa, tanti contrasti e giallo per Cataldi (proteste) e Zaccagni per un fallo su un avversario. La Lazio gioca una buona fase iniziale di secondo tempo, anche se non crea poi grandi pericoli dalle parti di Silvestri, come quando Zaccagni si libera di Becao, ma conclude male con il destro mandando fuori. Il secondo cambio di Sarri arriva al 77’, esce Basic ed entra Andre Anderson. Del resto le scelte possibili sono poche viste le tante assenze a cui è costretta la Lazio. Nell’ultimo quarto d’ora, i biancocelesti accusano un po’ di stanchezza, normale considerando gli impegni ravvicinati e le indisponibilità che limitano le rotazioni. L’Udinese chiede un rigore con Pereyra per un presunto fallo di Milinkovic, ma fa bene l’arbitro a lasciar correre. Pericolosi i padroni di casa all’86’, destro di Makengo dal limite e Strakosha di distende per respingere, poi è felino nel togliere la palla dai piedi di Beto che, però, è in offside. Potenziale chance per la Lazio in ripartenza, Cabral trova bene Felipe Anderson che tenta l’assist per Milinkovic che, però, arriva in ritardo e consente la chiusura alla difesa di Cioffi. Occasionissima nel finale per l’Udinese, nata da un clamoroso fallo di Becao su Zaccagni, Molina carica il destro e spacca la traversa. Finisce così, solo un punto per la Lazio che in emergenza può anche essere positivo e limita comunque i danni dopo l’iniziale svantaggio firmato da Deulofeu.