Lazio, il bello deve ancora venire, ma con la tua gente è tutto più semplice

14.08.2022 17:20 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Alessandro Zappulla - Lalaziosiamonoi.it
Lazio, il bello deve ancora venire, ma con la tua gente è tutto più semplice

È come il primo giorno di scuola. La creatura voluta da Maurizio Sarri ha subito un profondo restauro ordinato dal suo maestro. Un processo di ringiovanimento resosi necessario, dopo le fatiche delle ultime stagioni. La Lazio ereditata da Inzaghi doveva essere puntellata a dovere per spalancare le porte alla "bellezza". L'aria che si respira è di frizzantina premessa. È una brezza che annuncia i migliori propositi. Ne è convinto anche Sarri pronto a levare gli scudi a difesa del suo progetto, anche a costo di accendere la miccia derby in pieno ferragosto. "Abbiamo investito in ragazzi giovani. Noi favoriti? Ringrazio José per la grande fiducia nei miei confronti...".

È Roma - Lazio sempre nella Capitale, anche al primo drin della campanella di scuola. Zaini in spalla e matite temperate. Il tempo dei buoni propositi e delle aspettative "volge al desio". Questa nuova stagione vanta un clima di attesa differente, più acceso rispetto al passato. La Roma soffia sulla spinta mediatica delle sue scelte, la Lazio invece edifica il suo futuro sulle forza delle idee. Le prime verifiche sono dietro l'angolo, con un tratto di calciomercato ancora lungo da consumare. Nel frattempo sia i club che le tifoserie credono nel progetto di crescita. I 43000 dell'Olimpico contro il Bologna e i 23600 abbonati testimoniano un recuperato entusiasmo verso il club biancoceleste. Lotito ha sposato a pieno le idee del suo tecnico, investendo 40 milioni sul mercato. Dettagli inediti di una gestione sin qui assolutamente oculata. Quest'anno in casa Lazio l'audacia oltrepassa il bilancio. La speranza ha la meglio sul mero calcolo. Premesse differenti, più di cuore che di testa, proprio come la gente laziale ha sperato per anni.

Ci siamo! Siamo a uno start diverso, rispetto al passato. La Lazio e il suo presidente non hanno temuto il confronto con i rivali di sempre, né il peso di scelte interne dettate da un tratto di discontinuità. Meno forza a Tare, dentro Fabiani e il giovane Enrico Lotito, con il deciso avvio di un processo di trasformazione che dal di dentro punta a riconquistare l'intero ambiente fuori. Ci siamo! Siamo ai nastri di partenza dunque. Mai in diciotto anni di "regno" il club ha dato l'idea di essere tornato un qualcosa di unito e compatto, come è accaduto in questi giorni.  C'è curiosità, c'è aspettativa, ma soprattutto c'è fame di Lazio. Ora tocca a Sarri e i suoi onorare e convincere tutti. Il bello deve ancora venire, ma soprattutto va ancora conquistato.