Giulia, reginetta biancoceleste: "Laziale grazie a papà, tutto nacque in Curva Nord" - FOTO

24.01.2022 07:26 di Elena Bravetti Twitter:    vedi letture
Fonte: Elena Bravetti - Lalaziosiamonoi.it
Giulia, reginetta biancoceleste: "Laziale grazie a papà, tutto nacque in Curva Nord" - FOTO

È una reginetta a tutti gli effetti, ma Giulia Colacchi non si fa problemi a togliere la fascia e indossare la sciarpa. Quella della Lazio, ovviamente. Tifosissima biancoceleste grazie al papà, non si perde una partita di Immobile e compagni, tanto da rimandare le uscite con le amiche. "Sono la classifica tifosa che non esce fino a che non finisce la gara", ci dice con orgoglio nell'intervista rilasciata ai nostri microfoni. Poi va indietro nel tempo fino al momento in cui la freccia è stata scoccata e il legame con la Lazio è diventato più indissolubile che mai: "Avevo 5 o 6 anni quando, per la prima volta, mi ha portata in Curva Nord. Era un derby del 2008, tanto tempo fa ormai. Mi mise proprio davanti alla vetrata dove c'erano gli Irriducibili. Da lì è iniziato l'amore per questa squadra, che comunque ogni domenica tuttora sostegno, vado a tifare all'Olimpico. Quando non posso lo faccio da casa. Seguo tutto, anche quando fanno le feste. Quando abbiamo vinto qualche Coppa, sono andava anche a Formello". 

PROFESSIONE REGINETTA - Negli anni, oltre alla passione per la Lazio, che l'ha fatta sempre da padrona, Giulia ha conosciuto anche un certo piacere a sfilare in passerella, partecipando a concorsi di bellezza che, in alcuni casi, l'hanno portata a indossare fascia e corona. Eletta Miss Lazio e Miss Febbraio, ha preso parte anche alle selezioni di Miss Italia. Esperienze che ricorda con piacere, ma che non sono servite a farle cambiare idea sul suo sogno, che ha più chiaro che mai. Ce l'ha raccontato nell'intervista: "Il mio sogno è tutt'altro, diventare un'attrice. Voglio andare in un'accademia di recitazione". Poi ha proseguito parlando del percorso che l'ha portata ad essere tra le finaliste nazionali per Miss Mondo: "Erano due anni che ero ferma, ho passato un periodo un po' particolare, non ero più propensa a partecipare a concorsi. Avevo mollato tutto. Un giorno ho visto su Instagram che c'era questa selezione, proprio dietro casa. Mi sono detta 'partecipo, riprovo a rimettermi in gioco'. Mi sono decisa, è nato tutto un po' così per gioco. Proprio quella sera ho preso la fascia che mi ha portato ad essere una delle finaliste nazionali. Sono passate delle settimane, hanno continuato a fare selezioni, alla fine mi hanno preso per andare a fare la finale a Gallipoli. Mi sono classificata tra le prime 40, eravamo 150 ragazze in totale".

RIVOLUZIONE SARRI - Da brava laziale, però, il focus del discorso torna alla squadra e, in particolare, alla stagione "di rinnovamento" con Sarri in panchina. Giulia non è stata ancora "rapita" dal gioco del Comandante, ma conserva la speranza che, a breve, il trend si possa invertire e i biancocelesti possano risalire in classifica: "La classifica parla da sola. Prendiamo troppi gol, questo è sicuro. Ci sono scelte che non condivido assolutamente, magari riguardanti la mancata titolarità di Lazzari, per me meriterebbe molto, o Luis Alberto che parte dalla panchina. Sono scelte che spettano al mister, il mio cuore è rimasto legato a Simone Inzaghi, credo sia una persona che ha dato tanto per questi colori, sia da giocatore che da allenatore. È un grande tifoso della Lazio, personalmente sento la sua mancanza. Ora abbiamo mister Sarri, siamo fiduciosi, speriamo possa cambiare qualcosa. Il calciatore preferito? Quello che ha scritto la storia, Immobile. Poi il 17 è il numero fortunato. Poi anche Milinkovic, è un fuoriclasse. Ogni volta che il tocca il pallone, resto incantata". 

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Pubblicato il 23/01 alle 29

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