Roma, ora si scade nel ridicolo: tra funerale alla Lazio e frustrazione...

28.05.2022 07:25 di  Marco Valerio Bava  Twitter:    vedi letture
Fonte: MarcoValerio Bava-Lalaziosiamonoi.it
Roma, ora si scade nel ridicolo: tra funerale alla Lazio e frustrazione...
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Un funerale per la Lazio. L’idea è di un gruppo di tifosi romanisti del quartiere San Lorenzo, a cui si presta pure la politica locale, nella persona di Rino Fabiano assessore all’ambiente e allo sport del II Municipio che dovrà “benedire” la salma biancoceleste. Una storpiatura di quello che fecero i tifosi laziali dopo il 26 maggio, quella sì idea originale, divertente e attinente ai fatti e senza il coinvolgimento di rappresentanti delle istituzioni. Allora, sembra utile ricordarlo, la Lazio sconfisse la Roma nella finale di Coppa Italia, evento unico nella storia del calcio romano. La Roma, due giorni fa, ha battuto il Feyenoord in una competizione a cui la Lazio non ha preso parte. Non è ironia, è semplice constatazione dei fatti. I festeggiamenti di queste ore, leciti per carità, stanno però mettendo a nudo un fatto evidente: anni di delusioni, di 7-1, di frustrazioni e vittorie altrui hanno pesato tantissimo sull’animo del tifoso romanista. 7-1 e 71’, perché è quel 26 maggio a essere ancora perfettamente scolpito nel cuore e nella mente del popolo giallorosso che ieri ha provato in tutti i modi ad appropriarsi di una data tragica, nefasta. “Adesso è una data romanista”, “Laziale, guarda è il 26 maggio e io festeggio”, alcuni dei messaggi fatti circolare da tifosi e comunicatori. Messaggi che, però, erano goduria per quei Laziali che loro credevano oggetto di scherno. Il romanista medio invece di pensare alla prima coppa europea conquistata, al suo momento più alto dopo 15 anni di nulla, aveva la testa che viaggiava alla Lazio, al 26 maggio, a Lulic.

FRUSTRAZIONE - Va bene lo sfottò, ma questo è dolore, è pura ossessione per qualcosa che loro sanno essere irripetibile. Il Laziale ha vinto una finale e alzato un trofeo in faccia ai rivali di sempre, ha visto i settori romanisti svuotarsi a tempo di record, ha sentito parlare di “sconfitta peggiore della storia”, di “umiliazione eterna”. La Lazio, due giorni fa, non ha perso nulla, è ancora la squadra di Roma più titolata a livello complessivo e a livello europeo. La Lazio, negli ultimi 20 anni, ha vinto tre trofei più della Roma, negli ultimi 10 anni lo score è di 4-1. Il funerale alla Lazio, dunque, non fa che rimarcare quanto detto, è goliardia che nasconde dolore e frustrazione, è lo sfogo dopo anni di dolori, di lacrime e la reazione alla sconfitta più drammatica di sempre, quella da cui nessuno - dall’altra parte - s’è ripreso. Il 26 maggio 2022 è stato un giorno di festa per la Roma giallorossa, giusto così. Vincere non è mai banale, anche se si tratta di una competizione di basso livello. Basti pensare che al via della fase a gironi solo 7 squadre (e una s’è ritirata, il Tottenham ndr) rientravano nelle prime 50 del ranking Uefa, le altre oscillavano tra la posizione 58 e quella 229. Ma chi vince giustamente festeggia. L’importante è che non si renda ridicolo, provando a cambiare la storia…

Pubblicato il 27/05 alle 18.30